Quarantenne di Lavarone trovato morto nella stanza d'albergo a Pieve di Cadore

Carlo Chiesa era in vacanza sulle Dolomiti bellunesi

È stato trovato morto nella sua stanza d'albergo Carlo Chiesa, 43enne di Lavarone, che si trovava in vacanza con un amico all'hotel Giardino di Pieve di Cadore, località dolomitica in provincia di Belluno. L'uomo non soffriva di particolari patologie, per questo è stata disposta l'autopsia sul suo corpo per cercare di indagare sulle cause del decesso. L'ipotesi principale è che sia legato a cause naturali, ma vista la giovane età e l'assenza di particolari patologie la procura di Belluno vuole vederci chiaro.

Nella stanza in cui alloggiava da domenica sera e in cui sarebbe rimasto una sola notte prima di ripartire era tutto in ordine e l'uomo sembrava dormisse, disteso nel suo letto. Nella notte però il suo cuore aveva smesso di battere.

Da alcuni giorni mancava dalla sua abitazione di Oseli, piccola frazione del comune di Lavarone dove viveva da solo dopo la morte dell’anziana zia avvenuta circa una anno fa. Aveva annunciato che sarebbe partito per una breve vacanza. Purtroppo però, non farà ritorno. Era conosciuto sull’altopiano anche perché la sua famiglia era proprietaria e gestiva un albergo proprio a Lavarone, nelle vicinanze del lago.

L’hotel Chiesa, appunto, era un simbolo storico della Lavarone di un tempo, che si caratterizzava per l’ottima accoglienza e per la bontà umana della mamma di Carlo, Diana Marsilio, una lavoratrice indomita, che ha vissuto unicamente per il figlio. 

In cerca di lavoro venne assunto due anni fa dal servizio «Progettone», un azione non solo occupazionale ma anche di alto profilo umano. Carlo si è subito inserito con entusiasmo nel team ad ha socializzato con i colleghi di lavoro in maniera attiva. Recentemente ha partecipato ai lavori di recupero e ripristino (progetto Grande Guerra-centenario) dell’ex comando tattico austro-ungarico dei Virti.

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