Traffico sui passi dolomitici: una decisione entro l'anno

Verrà presa entro la fine del 2015 una decisione comune sulla regolamentazione del traffico stradale lungo i passi dolomitici. La conferma è arrivata oggi (23 aprile) dalla riunione del consiglio di amministrazione della Fondazione Dolomiti Unesco, al quale hanno partecipato gli assessori altoatesini Richard Theiner e Florian Mussner.

Tra i paletti fissati dall'Unesco affinchè le Dolomiti possano continuare a fregiarsi del riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità, vi sono due scadenze a breve termine: entro la fine del 2015, infatti, dovrà essere elaborata una strategia per il turismo sostenibile, mentre entro la fine del prossimo anno dovranno essere poste le basi per un progetto di coinvolgimento della popolazione locale. Questi due aspetti saranno al centro di un'ispezione da parte degli esperti dell'Unesco nel corso del 2016, e sono stati anche al centro della discussione nata durante il consiglio di amministrazione della Fondazione, riunitosi a Cortina d'Ampezzo. Per l'Alto Adige erano presenti gli assessori Richard Theiner e Florian Mussner, hanno partecipato all'incontro anche i rappresentanti delle altre istituzioni coinvolte, ovvero delle Regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia, nonchè delle province di Trento, Belluno, Udine e Pordenone.

Il dibattito principale, al di là delle scadenze imposte dall'UNESCO, ha però riguardato la mobilità, con la presentazione di uno studio dell'EURAC. «È stato deciso - sottolinea Richard Theiner - che già entro la fine dell'anno verrà presa una decisione comune sulla regolamentazione del traffico lungo i passi dolomitici, puntando sul massimo coinvolgimento possibile della popolazione e delle categorie economiche».

«Il fatto che queste strade attraversino diverse regioni e province - aggiunge Florian Mussner - rende inevitabile l'elaborazione di una strategia comune. In caso contrario non si riuscirebbero a raccogliere i frutti sperati». Il Cda della Fondazione, infine, ha approvato il bilancio 2014, «liberando» così la disponibilità dei 100mila euro stanziati da ogni membro per finanziare il programma di attività.

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