Slavina nel Bellunese un morto e due feriti gravissimi

I soccorritori hanno estratto un cadavere dal fronte della slavina caduta stamane sul Cristallino d'Ampezzo, la cresta che divide Auronzo da Cortina

Due scialpinisti morti e un terzo ferito grave, nel Bellunese, in seguito a una valanga caduta verso le 9 di domenica mattina, in val Fonda, ai piedi di una forcella verso il Monte Cristallo, imponente massiccio dolomitico che separa la conca di Cortina d'Ampezzo da Auronzo di Cadore.Il gruppo di escursionisti, tutti appartenenti al Soccorso alpino del Cadore, stava procedendo apparentemente in sicurezza, quando un centinaio di metri più in alto si è staccata un'enorme slavina, con un fronte di oltre sessanta metri, che si è abbattuta violentemente sugli sciatori che a quel punto avevano quasi raggiunto la forcella Cristallino.

È stato uno degli escursionisti, Maurizio Bergamo, capo stazione Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), a lanciare subito l'allarme, dopo essere riuscito a fuggire alla neve con una manovra rapida sugli sci, in un'area che ieri era molto frequentata: con l'aiuto di altri scialpinisti ha cominciato a scavare per estrarre i compagni. Per primo hanno trovato Mirco De Col, che grazie all'utilizzo di uno zaino dotato di airbag era rimasto relativamente vicino alla superficie.

Successivamente è stato individuato il ventinovenne Daniele Costan Zovi, finanziere di Calalzo di Cadore attualmente in servizio alla Scuola alpina delle Fiamme gialle ai Predazzo, sottoposto a un intervento di rianimazione sul posto e poi trasportato in elicottero all'ospedale al Santa Chiara di Trento dove in nottata, però, ha cessato di vivere.

Già senza vita, invece, il terzo scialpinista trovato sotto la neve, Tiziano Favero, 44 anni, di Valle di Cadore, soffocato dalla slavina malgrado a sua volta indossasse l'airbag di sicurezza.

Sul luogo della tragedia, che si trova a poca distanza dall'area del lago di Misurina e delle Tre Cime di Lavaredo, sono intervenuti gli elicotteri del Suem di Pieve di Cadore e quello dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, il personale e unità cinofile del Soccorso alpino bellunese di Auronzo, Cortina, San Vito, Centro Cadore e della sezione altoatesina di Dobbiaco. 

A coadiuvare i soccorsi anche i vigili del fuoco di Belluno e Cortina, a loro volta giunti sul posto in elicottero e gli agenti del soccorso alpino della guardia di Finanza di Auronzo, Cortina e Prato alla Drava (Bolzano).

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