E' morto Aurelio Leoni, lo piange la comunità di Dro

di Daniele Ferrari

Il sorriso di Aurelio Leoni si è spento per sempre e la comunità di Dro perde una persona generosa e disponibile nello sport e nel volontariato. Aurelio, classe 1957 e a lungo dipendente di Telecom-Tim Spa, da giovane era stato un promettente portiere tra le fila del Calcio Dro, restando a lungo legato alla società calcistica droata con il presidente Loris Angeli, sia come dirigente e volontario, collaborando attivamente e fino a pochi mesi fa nella gestione del bar e del centro sportivo in località Oltra.
Grazie alla passione per lo sport e la natura fino a pochi mesi fa Aurelio amava affrontare tante escursioni in bici ed a piedi sui vari sentieri della Valle del Sarca e dell’Alto Garda, percorrendo ogni giorno tanti chilometri anche su itinerari impegnativi e spettacolari. Aurelio Leoni aveva saputo mettere a disposizione la sua generosità ed il suo tempo libero (da poco aveva raggiunto la pensione) anche all’interno del «Comitato Carnevale Dro» e tra i promotori della «Dro Bike» e «Dro Running» assieme al presidente Lorenzo Raffaelli.
Negli ultimi mesi Aurelio aveva affrontato con tanto coraggio e speranza una terribile malattia (raccontando la sua battaglia anche sulle pagine di Facebook), sempre affiancato dalla compagna Eliana e dai figli Federica e Daniele, con cui ha condiviso anche la passione calcistica e per la squadra del Milan (tante le trasferte allo stadio milanesi allo San Siro).

 

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Il commosso ricordo ed omaggio ad un uomo che con generosità e semplicità aveva saputo dare tanto alla sua famiglia, al mondo dello sport e alle tante associazioni dove aveva portato la sua disponibilità e simpatia.
In tanti hanno voluto porgere lunedì nella chiesa parrocchiale di Dro un ultimo saluto ad Aurelio Leoni, 60enne ex dipendente Telecom dirigente e volontario tra le fila del «Calcio Dro Alto Garda», e soprattutto grande appassionato dello sport (corsa e ciclismo) e della natura. Accanto alla bara bianca di Aurelio, coperta da tante rose colorate, i figli Federica e Daniele, la moglie Paola, la sorella Manuela e la compagna Eliana, ai quali ha voluto esprimere vicinanza e cordoglio anche il sindaco di Arco Alessandro Betta (amico di tanti allenamenti e competizioni di Aurelio), i vertici della locale Cassa Rurale, e tanti amici e colleghi.
In chiesa anche i dirigenti, tecnici e giocatori del «Calcio Dro Alto Garda», dove Aurelio aveva collaborato sino all’ultimo nella gestione del centro sportivo e del bar ad Oltra, accanto ai portacolori dell’Atletica Alto Garda e Ledro e gli organizzatori delle gare «Dro Bike» e «Dro Running» dove Aurelio si era impegno con passione ed entusiasmo.
È stato il parroco di Dro don Stefano Anzelini, affiancato dal coscritto padre Ezio Tavernini e don Franco Torresani (parroco a Bolognano e grande podista), a ricordare nell’omelia la figura di Aurelio, il suo amore per i figli, la passione per lo sport vero e la montagna, e la sua coraggiosa battaglia contro un male incurabile. Il saluto dei coscritti e degli amici podisti, accanto ad un ultimo triste canto, hanno accompagnato Aurelio nel suo ultimo tratto terreno, mentre i famigliari, come ultimo atto di generosità e ricordo, hanno invitato a sostenere l’associazione impegnata nella lotta contro il cancro (Lilt).

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