Dro, quindici ragazzi per "Rockabout Radio"

di Elena Piva

Hanno tutti dai 17 ai 21 anni i ragazzi della «Rockabout Radio», la nuova web radio che ha preso vita nell’Alto Garda e Ledro grazie al progetto «Intergenerazionalità» del Piano Giovani, finanziato dalla Provincia.

Quindici giovani originari di Dro hanno scoperto di avere degli interessi in comune durante un’uscita tenutasi lo scorso anno a Bassano del Grappa, una serata dedicata alla musica scozzese Irish Folk raggiunta in pullman grazie all’associazione «Sonà» che si occupa di eventi musicali. Successivamente, con il progetto «Rockabout 2017» del Piano Giovani hanno partecipato alla Festa della musica di Faenza. Lì, osservando una Web Radio di Bologna, si sono avvicinati al mondo della comunicazione.

«Abbiamo proposto la nostra idea nel progetto “Intergenerazionalità” - ha spiegato Guillermina Rosé, che ha appena terminato le superiori - essendo un gruppo misto di ragazzi e adulti, tra cui Max Bortolameotti e Carlo Malfer di “Sonà”. Siamo una web radio, possiamo essere seguiti tramite computer. C’è chi lavora e chi studia, ma riusciamo a trovare il tempo per questo progetto. Non abbiamo alcuna retribuzione ma, grazie al presidente di “Sonà” Gianluca Serra, possiamo disporre di una sala comunale a Dro e usufruire di impianti audio e microfoni».

Provincia e Piano Giovani hanno permesso ai ragazzi di formarsi presso la «Sanba Radio», gestita dagli studenti universitari di Trento. La «Rockabout Radio» ha in programma vari eventi, consultabili sul sito www.rockaboutradio.com e sui profili Facebook e Instagram, piattaforme in cui è possibile seguire le dirette.

In autunno, quando registreranno i primi podcast (clip video di rubriche a tema) i ragazzi potranno visitare alcune radio italiane e intervistare dei gruppi noti.

«Ci concentriamo sulle canzoni classiche del rock internazionale - ha aggiunto Guillermina - capace di unire giovani e adulti. Il nostro obiettivo è creare qualcosa di produttivo per noi e per gli altri, una finestra affacciata sul futuro che possa farci crescere interiormente. È bello poter interagire con gli ascoltatori e conoscere nuove idee. Basta sentire i ragazzi sempre più lamentosi, convinti di avere poche opportunità in zona. Rimboccatevi le maniche e mettetevi in gioco. Non basta andare ai beach party per cambiare le cose».

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