Drena, mobilitazione online Caccia ai ladri fino nei boschi

Non si può stare tranquilli nemmeno in un posto che trasmette serenità e armonia come Drena.

Il piccolo centro altogardesano è infatti da mesi nel mirino dei ladri. Non è ben chiaro se si tratti sempre della stessa banda o di malitenzionati di passaggio, fatto sta che dall'autunno scorso ad oggi sono diverse le abitazioni che hanno subito furti o tentativi di furti, causando un allarme sociale generale nella piccola comunità locale.

L'area più interessata sembra quella delle case nuove a sud del paese, in tutto trecento metri tra la strada che scende dal castello e quella che risale verso la Braila. Anzi, stando alle testimonianze raccolte in paese, sembra proprio che sia il bosco della Braila la via di fuga (ma probabilmente anche di accesso) scelta dai ladri per far perdere le loro tracce dopo ogni scorribanda.

Sarebbero una mezza dozzina le case visitate nelle ultime settimane, almeno stando al dato ufficiale.

Ma in paese, in realtà, si dice siano molte di più, con tentativi di furto ripetuti anche nelle stesse abitazioni. Le telefonate a carabinieri e polizia sono frequenti ma non sempre le forze dell'ordine possono raggiungere Drena in pochi istanti, e questo probabilmente lo sanno anche i ladri. Allora è successo che i drenesi - gente che si rimbocca subito le maniche quando c'è da fare - si sono organizzati per contro loro, almeno nel tentativo di arginare il fenomeno.

Hanno creato un gruppo di «whatsapp» dove confluiscono in tempo reale messaggi con segnalazioni di presenze sospette, tentati furti, avvistamenti strani. L'ultimo episodio è appena di martedì sera. I ladri hanno tentato di entrare in quattro abitazioni, e lo hanno fatto attorno alle 19, cercando di entrare anche in case dove si trovavano i proprietari. L'allarme è stato subito generale.

In strada sono scesi diversi cittadini con le loro auto, che hanno pattugliato il paese risalendo i boschi e soprattutto la strada della Braila.

Dove gli "inseguitori" si sono trovati di fronte pozzetti di cemento e caditoie aperte ad ostacolare la loro avanzata. Un espediente evidentemente pensato dai ladri in fuga per non farsi raggiungere.

«Difficile capire di chi si tratti - diceva ieri il sindaco Tarcisio Michelotti - ed è incredibile la faccia tosta con cui nel tardo pomeriggio tentino di entrare in case dove c'è gente. Chi li ha visti, in questa e in altre occasioni, riferisce di ladri acrobati perfettamente in grado di saltare da un balcone all'altro e di arrampicarsi ovunque. E tutto questo va avanti ormai da alcuni mesi».

Il sindaco vede di buon occhio la mobilitazione dei suoi paesani: «Nel limite del buon senso e senza esagerare, è certo utile, un presidio civile che diventa collaborazione preziosa per le forze dell'ordine».

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