Nasce a Canale di Tenno il «Centro Aldo Gorfer»

di Davide Pivetti

Un centro dedicato alla trattazione di temi e iniziative ambientali, inserito nel futuro «Open Air Museum» tennese, e che porterà il nome di Aldo Gorfer, il giornalista trentino scomparso vent’anni fa (il 12 giugno 1996) che come nessun altro ha saputo raccontare le nostre valli, i paesi, le comunità e le tradizioni che le hanno animate per secoli.

Il centro sarà ospitato nelle sale dell’ex pinacoteca «Europa», edificio culturale al margine meridionale del borgo di Canale, e sarà presentato ufficialmente questo pomeriggio, alle 18, con il primo evento inserito nel programma del convegno «L’economia solidale delle culture alpine», che si svolgerà a Casartisti da oggi a domenica.

L’organizzazione è della «Vicinia Granda» di Ville del Monte, in collaborazione col Comune di Tenno e la partecipazione di tutti i principali soggetti della valle: Casartisti, Ars Venandi, Asuc, Comitati di S.Antonio e di Ville, coro «Lago di Tenno», Ecomuseo della Judicaria, oltre all’associazione «Rigoni Stern» e al sostegno di «Nu.Vol.A.», Rurale e Agraria di Riva.

L’intitolazione dell’edificio ex pinacoteca vuole essere un omaggio della comunità tennese all’opera e all’impegno di Aldo Gorfer, che fu anche direttore de l’Adige, anche se per pochi giorni.

La scelta del comune di Tenno è ben spiegata nella delibera che dà il via al nuovo «Centro Aldo Gorfer». «È stato - scrive la giunta Frizzi - lo studioso più attento a descrivere la grande trasformazione economica e sociale del Trentino, da mondo essenzialmente agricolo e montano alla modernità, con un occhio particolarmente attento alla relazione fra l’uomo e l’ambiente in cui egli vive e lavora.

È stato il testimone più acuto e sensibile dei valori della terra trentina, proteggendo idealmente con i suoi scritti tutto quel mondo di tradizioni e di culture popolari che rischiavano di sparire per sempre nel vortice di una modernità miope e foriera di un falso progresso».

La descrizione più attenta e documentata del castello di Tenno la dobbiamo proprio a Gorfer, poi ripreso da tutti gli autori successivi. Non solo. Gorfer ha percorso diverse volte la valle descivendola in diversi testi e facendosi accompagnare dall’amico fotografo Flavio Faganello.

Il suo ultimo intervento pubblico, poche settimane prima di morire, era stato proprio a Tenno, in occasione del convegno «Il Lago Azzurro», dedicato al lago di Tenno. Era il marzo 1996, e lui aveva celebrato ancora una volta, con le sue parole e la sua presenza a Canale, la bellezza di un territorio ancora miracolosamente intatto e bellissimo.

Il comune di Tenno ha sempre avuto un legame speciale con questo uomo di cultura e di lettere, tanto che, immediatamente dopo la sua scomparsa, era stato indetto un premio giornalistico proprio patrocinato e sponsorizzato dal Comune di Tenno.
Il successo dell’iniziativa, ha portato poi a replicare l’esperienza per ben tre volte, con la pubblicazione dei risultati in tre volumi de «Il Sommolago».  Il centro studi che può sorgere all’ex pinacoteca «Europa», luogo già legato alla terra e alla tradizione dalla presenza della collezione di attrezzi agricoli del Comitato di ville del Monte, è il luogo perfetto epr essere intitolato ad Aldo Girfer.

Alle 18 a Casartisti la presentazione del nuovo centro, stasera alle 20.45 il coro «Lago di Tenno» canterà in piazzetta. Domani alle 9, sempre alla Casa, il convegno dedicato ai beni collettivi nelle comunità alpine e domani sera alle 21 nel parco di Casartisti «Il Sergente - La Natura», l’omaggio a Mario Rigoni Stern.

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