Nepal, si mobilita la Caritas Alto Adige

A quattro giorni dal devastante terremoto del Nepal, l'emergenza umanitaria resta drammatica anche a causa delle difficoltà di spostamento e, a Kathmandu, di dare adeguate risposte ai bisogni di quasi un milione di persone. Lo comunica la Caritas altoatesina. «Si cercano ancora sopravvissuti.

La priorità è rispondere al bisogno di acqua potabile, cibo, coperte e ripari temporanei per un milione di persone che vivono per le strade» dicono Thomas Preindl e Andreas Zinggl, collaboratori di Caritas Austria, che con un centinaio tra colleghi e volontari sono già impegnati a pieno regime nell'aiuto che Caritas sta distribuendo alla popolazione di Kathmandu e del distretto di Gorkha: 2.000 teloni per ripararsi dalla pioggia, 10.000 kit per l'igiene, compresse per la potabilizzazione dell'acqua, contenitori da 20 litri di acqua potabile, cibo in scatola. 

Le scorte si stanno esaurendo ma, mentre si stanno approntando appositi centri con rifugi temporanei, sono in arrivo 20.000 tende e teloni, 80.000 coperte, 40.000 saponette, materassini e, soprattutto, cibo e acqua. È previsto nei prossimi giorni l'inizio di un periodo d'assistenza sanitaria e farmacologica per 110.000 persone. Il coordinamento e la logistica degli aiuti sono molto complessi anche a causa delle condizioni meteorologiche. «Le richieste di aiuto sono continue e la gente ha bisogno di tutto», afferma Prakash Khadka collaboratore della Caritas Nepal.

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