L'89% degli austriaci è favorevole all'autodeterminazione dell'Alto Adige e alla riunificazione con l'Austria, almeno secondo un sondaggio del Südtiroler Heimatbund, la lega patriottica che raggruppa esponenti pantirolesi ed ex terroristi degli anni '60. Mentre l'austriaco medio sembra gradire l'idea, a livello istituzionale cambiare i confini all'interno della Ue non viene assolutamente ritenuta una via percorribile. I sondaggi pro-sudtirolesi sono una passione del movimento separatista. Secondo un rilevamento fatto la scorsa primavera in tutto il territorio nazionale, il 72% degli italiani è favorevole al diritto all'autodeterminazione dell'Alto Adige. Nell'estate 2013 un altro sondaggio del «Gruppo di lavoro per l'autodeterminazione» sostenne che solo il 26% dei sudtirolesi di lingua tedesca vorrebbe restare con l'Italia, mentre un anno fa il partito di Eva Klotz organizzò una sorta di referendum autogestito per poi proclamare che 61mila altoatesini, ovvero il 92% dei partecipanti, sogna un futuro dell'Alto Adige senza l'Italia.

Il nuovo sondaggio è stato commissionato dall'Heimatbund in Austria, probabilmente anche con l'intento di sfatare la leggenda, molto diffusa al di qua e al di là del Brennero, secondo la quale gli austriaci non gradirebbero affatto una riunificazione con i «fratelli» sudtirolesi, considerati un po' viziati dalla loro autonomia speciale. L'istituto «Spectra» di Linz ha così intervistato 1.000 austriaci dai 15 anni in su e nove su 10 si sono espressi per un referendum sull'autodeterminazione in Alto Adige e un eventuale ritorno all'Austria. Stupisce tuttavia il fatto che il consenso più alto si registri a Vienna (92%) e quello più basso nella zona occidentale dell'Austria (84%), ovvero proprio quella più vicina all'Alto Adige. Anche il quesito sul doppio passaporto per i sudtirolesi lascia il tempo che trova. L'83% degli intervistati (solo 74% nella zona confinante all'Alto Adige) è d'accordo che i sudtirolesi possano ricevere oltre alla cittadinanza italiana pure quella austriaca. La richiesta, in passato portata avanti con una certa insistenza anche dalla Svp, da tempo infatti è caduta nel nulla.