Penne nere / Storia

Addio alla caserma De Cobelli di Brunico: dove era ospitato il Val Brenta, sorgeranno case popolari

Oggi la posa della prima pietra del cantiere di edilizia pubblica: finisce così per sempre la storia dell’edificio che aveva ospitato il 6° Reggimento Alpini

BRUNICO. Un pezzo della storia degli alpini se ne va: per tante penne nere anche trentine, la caserma De Cobelli di Brunico è stata la base della naja, ospitando il reggimento Val Brenta, ed il 6° Reggimento Alpini. Ed ora diventerà un’area di edilizia pubblica.

La Caserma fu realizzata nella seconda metà degli anni ’30 ed assegnata a reparti del XV° settore di copertura della Guardia alla Frontiera (G.a.F). Nel 1943, in seguito all’armistizio dell’8 settembre, viene occupata dalle truppe tedesche finché, nel maggio 1945, tornò nella disponibilità dell’Esercito italiano.
Negli anni seguenti la caserma fu sede del Battaglione Alpini “Edolo” (gennaio 1946/marzo 1953), del 6° Reggimento Alpini (marzo 1953/settembre 1975), del Battaglione Alpini “Val Brenta” (ottobre 1975/agosto 1986). Fino al 1992, poi, fu la sede della 262esima compagnia alpini d’arresto “Val Brenta”. Poi il lento declino, come tante altre caserme dell’Alto Adige.

Il cambio di destinazione avvenne nel 2000, quando le autorità militari consegnarono l’area all’Agenzia del Demanio di Bolzano. Ma solo nove anni dopo fu firmato, presso il Commissariato del Governo di Bolzano, il definitivo protocollo d’intesa con la Provincia Autonoma di Bolzano.

Oggi con la posa della prima pietra hanno preso il via i lavori del nuovo edificio residenziale sito sul terreno dell'ex Caserma De Cobelli. Soddisfatta l'assessora Ulli Mair.

Il trasferimento dell'area dell'ex Caserma "Enrico Federico" di Brunico alla Provincia è stato siglato nell'ottobre 2022. Oggi sul sito è stata posata la prima pietra di un nuovo edificio residenziale dell'Istituto per l'edilizia sociale dell'Alto Adige (Ipes), il cui completamento è previsto per l'autunno del 2025.

"Questo progetto edilizio creerà spazi abitativi importanti e urgenti nella zona di Brunico e rientra nell'ampio programma di costruzione dell'Ipes", ha sottolineato Ulli Mair, assessora provinciale all'edilizia abitativa. Questo investimento è il frutto di un accordo che permette di riutilizzare al meglio i terreni di ex proprietà militari, rafforzando il capoluogo pusterese come zona residenziale e commerciale".

Anche la presidente delI'Ipes, Francesca Tosolini, ha espresso la sua soddisfazione per la posa della prima pietra, affermando che i lavori di costruzione possono ora iniziare per garantire nuovi alloggi sociali in un periodo di tempo ragionevole. "Si tratta di una missione fondamentale da parte dell'Istituto per l'edilizia sociale", ha sottolineato Tosolini. Nel corso del prossimo anno e mezzo di lavori, nell'ex sito militare verrà costruito un edificio residenziale con 34 unità abitative, pronte per essere occupate entro l'autunno del 2025. I lavori rappresentano l'ultimo tassello di un progetto di edilizia residenziale da parte dell'Ipes, che conta attualmente su circa 13.400 appartamenti, insediati da circa 30.000 inquilini. Il programma di costruzione prevede il completamento di un totale di 617 appartamenti per un volume finanziario complessivo di 323,7 milioni di euro entro il 2033.

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