Terrorismo / La richiesta

Fratelli d’Italia alla Camera: “Estradare gli ex terroristi altoatesini  che vivono in Austria e Germania”

Francesco Lollobrigida: "Alla luce di quello che ha fatto la Francia con le ex br, vogliamo capire quali iniziative intende prendere il governo e il presidente del Consiglio”

BOLZANO. Il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Francesco Lollobrigida ha presentato una richiesta a risposta scritta di informazioni su quali passi intenda assumere il governo in riferimento agli ex terroristi altoatesini che vivono in Austria e Germania, "dopo la apprezzabile eguale iniziativa avviata presso le autorità francesi per i brigatisti rossi".

Si è riaperto il dibattito "sull'esigenza di garantire che tutti i terroristi scontino la propria pena; in Alto Adige a partire dal 20 settembre 1956 e fino al 30 ottobre 1988 si sono registrati 361 attentati con dinamite, mitra, mine antiuomo, che in totale hanno causato ventuno morti, quindici dei quali appartenenti alle forze dell'ordine, oltre a due privati cittadini e quattro terroristi, deceduti per lo scoppio prematuro delle cariche che stavano predisponendo, e 57 feriti", ricorda Lollobrigida.

"Molti dei terroristi responsabili dei più efferati episodi di violenza verificatesi in Alto Adige e che hanno portato alla morte carabinieri, finanzieri, uomini in divisa e civili nella drammatica stagione del terrorismo separatista, non hanno mai scontato un solo giorno di carcere e da lunghissimo tempo risiedono in Austria e in Germania, stati che hanno sempre rifiutato la loro estradizione", prosegue Lollobrigida chiedendo ai ministri della Giustizia, affari esteri e cooperazione internazionale, oltre allo stesso Draghi, "se il Governo non ritenga di adottare nuove e più incise iniziative, per quanto di competenza, per assicurare alla giustizia italiana i responsabili dei fatti criminosi che hanno insanguinato l'Alto Adige nella seconda metà del secolo scorso e tutt’ora latitanti in Austria e Germania". 

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