Maria Vittoria Salvi spegne 108 candeline

Domani, sabato 5 luglio, alle 16 nella sala dell'Apsp (come si chiamano oggi le case di riposo) di Storo si celebrerà un evento irripetibile: si festeggerà il compleanno numero 108 della nonnina di Storo, del Chiese e delle Giudicarie:  Maria Vittoria Salvi 

nonnaSTORO - Domani, sabato 5 luglio, alle 16 nella sala dell'Apsp (come si chiamano oggi le case di riposo) di Storo si celebrerà un evento irripetibile: si festeggerà il compleanno numero 108 della nonnina di Storo, del Chiese e delle Giudicarie:  Maria Vittoria Salvi . Quando Maria venne alla luce nel 1906 l'energia elettrica non era ancora arrivata nelle campagne, così come le automobili. Poi sarebbe arrivato di tutto, a rendere il mondo piccolo e collegato minuto per minuto. Ma quelli come Maria hanno dovuto vivere anche un paio di guerre mondiali e il Fascismo , passando dalla miseria al benessere. Per giunta partendo da molto lontano: basti pensare che quando Maria nacque a governare l'Italia c'era ancora un certo Giovanni Giolitti, oggi ampiamente dimenticato dai figli della scuola di massa.


Da alcuni anni la signora è ospite della casa della presidente Angela Collotta, la quale ha assicurato la sua presenza insieme al sindaco Vigilio Giovanelli. Sarà una grande festa, ma anche sobria: Maria Vittoria sarà festeggiata dal personale della casa, dagli ospiti e dal figlio Stefano, che dal 2008 in seguito ad un incidente è pure ospite della stessa struttura. Stefano non è l'unico rampollo della famiglia: Maria Vittoria, infatti, di figli ne ha avuti otto. A parte Stefano, nessuno è a Storo, perché la signora è bresciana. È nata a Ome, paesino della Franciacorta, e lì è vissuta per novant'anni. Fino al 1996, dopo la morte del marito, sposato nel 1929 e dal quale, come si diceva, ha avuto otto figli.

 

Rimasta vedova, decise di trasferirsi a Condino con Stefano.Una vita tranquilla la sua, ma mai troppo. Sono in molti a ricordarla, già centenaria, in giro sull'Ape con il figlio. Poi l'incidente a Stefano e la casa di riposo. Forse verrà qualche altro figlio a festeggiarla: non sono più giovanissimi nemmeno loro. Franciacorta, terra di spumante. Alziamo il calice e auguriamo a Maria Vittoria tanta salute. Sul numero di candeline future... non poniamo limiti.

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