Muse, ecco 10 milioni

Sabato 27 luglio 2012 aprirà il nuovo Museo delle scienze di Trento, aprirà i battenti. Oggi la Giunta provinciale da una parte ha approvato il bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2013 - 2015 del Museo dall'altra ha assegnato due finanziamenti. Il primo, per spese di funzionamento per l'anno 2013, tiene conto dell'acconto già assegnato ed ammonta a 2.989.000,00 euro. Il secondo riguarda progetti espositivi e programmi di investimento per il 2013 ed è di 6.260.000,00 euro

L'orso sulla scala mobile se ne va verso il MuseTRENTO - Il conto alla rovescia è lanciato, da tempo. Traguardo: sabato 27 luglio 2012, il giorno in cui il MUSE, il nuovo Museo delle scienze di Trento, aprirà i battenti. L'inaugurazione sarà il risultato di un’avventura nata 12 anni fa e rappresenta un traguardo importante nella storia culturale trentina, nonché il trampolino di lancio di una nuova sfida a livello internazionale.

 

Una sfida che fa sue, con coerenza,  quelle indicazioni - green economy,  risparmio energetico, rispetto dell'ambiente e delle risorse - capaci di indicare come una proposta culturale, in questo caso legata alla scienza, sia anche un modo concreto di prepararsi ad affrontare il futuro. Ed è anche guardando a questo (primo) traguardo che la Giunta provinciale ha oggi approvato una deliberazione del presidente Alberto Pacher che riguarda proprio l'attività del MUSE. 

 

Da una parte infatti è stato approvato il bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2013 - 2015 del Museo, così come approvato dal consiglio di amministrazione nello scorso dicembre, dall'altra sono stati assegnati due finanziamenti al Museo delle scienze. Il primo, per spese di funzionamento per l'anno 2013, tiene conto dell'acconto già assegnato ed ammonta a 2.989.000,00 euro.

 

Il secondo riguarda progetti espositivi e programmi di investimento per il 2013 ed è di 6.260.000,00 euro. Ricordando come progetti e  programmi del MUSE, grazie ad allestimenti e spazi di assoluto richiamo, intendano valorizzare la  naturale vocazione a diventare una “piazza dei saperi” a disposizione del pubblico e della città, aperta alla contaminazione tra forme di comunicazione differenti.

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