«Pensavo a un errore sul tabellone» Invece è oro per Ledecka

"Quando ho visto il mio tempo sul tabellone ha pensato che si trattasse di un errore e che avrebbero modificato il risultato poco dopo. Quando tutti hanno iniziato a urlare ho cominciato a realizzare cosa era accaduto". La ceca Ester Ledecka, 23 anni tra un mese, specialista dello snowboard e prestata con successo allo sci alpino, ha raccontato così i momenti successivi all'arrivo al traguardo del supergigante dei Giochi Olimpici di Pyeongchang, nel quale ha conquistato la medaglia d'oro per un centesimo.   

Partita con il pettorale numero 26, ha disegnato la manche perfetta.

"Non pensavo di aver fatto una bella gara - ha aggiunto in conferenza stampa, dove si è presentata con gli occhiali da sci ("Non credevo finisse così, non mi sono truccata" ha detto) - ed ero convinta di aver fatto molti errori. Non mi ero resa conto che stavo scendendo così bene".

Due volte campionessa mondiale di snowboard, ha lasciato di stucco tutti, a partire da Anna Veith e Tina Weirather, oro e argento: "Erano un pò scioccate, mi hanno fissato per qualche istante ma sono ragazze molto carine e sono delle star incredibili. Sono così piccola vicino a loro, forse dopo oggi un pò meno".


Tutti si aspettavano un trionfo della Vonn, un'impresa delle azzurre Goggia o Brignone, la zampata della Weirather, invece a vincere il supergigante dei Giochi Olimpici di Pyeongchang è stata una giovane ceca, mai sul podio in Coppa del Mondo e per di più campionessa di snowboard. Definirla una sorpresa è poco. Persino lei, Ester Ledecka, 23 anni tra un mese, di Praga, non ci credeva ed è rimasta alcuni minuti incredula sul traguardo a fissare il tabellone.   

Medaglia d'argento all'austriaca Anna Veith, staccata di un solo centesimo, bronzo a Tina Weirather. Azzurre a bocca asciutta in una delle gare dove partivano tra le favorite: Johanna Schnarf è quinta (a 5 centesimi dal podio), Federica Brignone sesta a pari merito con Lindsay Vonn, Sofia Goggia 11/a e Nadia Fanchini 12/a.    Al Jeongseon alpine centre le emozioni non sono mancate. Sin dalla prima discesa, quella dell'attesissima Vonn, che ha sbagliato una traiettoria nella parte finale e ha buttato al vento la gara. Tra le big solo la Weirather e la svizzera Lara Gut non hanno commesso errori. Poi è toccato alla Brignone, che ha 'pennellatò belle linee ma è mancata nella velocità, in particolare nel finale. Peggio ha fatto Sofia Goggia: uscita a 'tuttà dal cancelletto di partenza, si è fiondata a valle divorando porta dopo porta (al secondo intermedio aveva un vantaggio di oltre 50 centesimi) ma ha preso male un dossetto nella parte centrale che l'ha sparata fuori pista. Gara finita, questa volta forse più per sfortuna che per un errore.    A piazzarsi in testa alla classifica è stata quindi Anna Veith, oro a Sochi in superg e veterana del Circo bianco, con una manche magistrale. E quando l'austriaca si stava preparando a stappare lo spumante ecco scendere come un treno, con il pettorale 26, la Ledecka. Ha tagliato il traguardo con un centesimo di vantaggio, tra lo stupore generale (e qualche mugugno delle 'reginè dello sci).   

"Quando ho visto il mio tempo sul tabellone - ha raccontato in conferenza stampa, dove si è presentata con gli occhiali da sci ("Non credevo finisse così, non mi sono truccata" ha detto) - ho pensato che si trattasse di un errore e che avrebbero modificato il risultato poco dopo. Non pensavo di aver fatto una bella gara ed ero convinta di aver fatto molti errori". Più forte sugli sci o sulla tavola? "Fino ad oggi pensavo di essere migliore come snowboarder, fino ad oggi". La reazione della Veith e della Weirather? "Erano un pò scioccate, mi hanno fissato per qualche istante ma sono ragazze molto carine e sono delle star incredibili. Sono così piccola vicino a loro, forse dopo oggi un pò meno".   

Se la prossima settimana Ester Ledecka dovesse fare il bis nel parallelo di snowboard (quest'anno ha vinto cinque gare su otto in Coppa del Mondo), diventerebbe la prima atleta a vincere l'oro in due diverse specialità alle Olimpiadi invernali.

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