Flörsch: sono viva grazie al telaio Dallara

«Sono sopravvissuta all’operazione, ci sono volute 11 ore. Spero che ora possa solo andare meglio. Un grande grazie ai medici di Macao, al locale staff di soccorso della Fia, al dr. Riccardo Ceccarelli, al mio team e ai compagni di squadra. Tornerò. Vorrei poi dire che la Dallara ha costruito davvero un grande telaio». Le parole della 17enne pilota Sophia Flörsch sono un inno al Made in Italy, perchè la scuderia emiliana le ha permesso di postare su Instagram le parole di ringraziamento, salvandole di fatto la vita dopo il terrificante incidente di domenica a Macao, in F3.

«Ringrazio tutti i fan per ogni messaggio di buona guarigione che ora leggerò. È tutto molto incoraggiante e mi dà forza. I miei pensieri sono anche con tutti coloro che sono stati coinvolti nell’incidente. Spero stiano tutti bene. Tante belle persone mi sono state intorno nel momento dell’incidente, li porto tutti con me. Grazie per le incoraggianti in quei difficili momenti quando ero in auto».

«Sono orgoglioso: il merito è dei nostri ragazzi in fabbrica e della capacità del Made in Italy; in particolare per gli accorgimenti nella parte anteriore della vettura che sono riusciti a preservare le gambe di Sophia». Giampaolo Dallara, fondatore e patron della scuderia, dall’Italia ha risposto con orgoglio alla giovane pilota. «La chiamerò quando starà meglio», dice l’82enne ingegnere emiliano, che cominciò a lavorare nel settore in Ferrari con l’ingegner Chiti.
Dallara Automobili, in 45 anni di attività, è diventata un piccolo gioiello emiliano dei motori, con un fatturato di 74,5 milioni nel 2017, un futuristico centro di ingegneria a Indianapolis da dove escono le Indycar, 200 vetture da competizione prodotte ogni anno. È presente in F3, è fornitore unico di Indycar, Gp2, Gp3 e altre categorie. Ma è nel campo della sicurezza che ha fatto passi da gigante, come sa bene Sophia.

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