Francesco Bagnaia è campione del mondo

Francesco Bagnaia è campione del mondo di Moto2. Nel Gran premio di Malesia il pilota torinese ha chiuso al terzo posto dietro a Luca Marini (primo) e al portoghese Miguel Oliveira.

Lo spagnolo Jorge Martin vince a Sepang e si laurea campione del mondo della Moto3 per l'ottava volta. Sul podio anche Lorenzo Dalla Porta col secondo tempo ed Enea Bastianini, terzo.

Marc Marquez ha vinto il gran premio della Malesia. Il campione del mondo MotoGp ha portato la sua Honda al primo posto sul traguardo, precedendo la Suzuki di Alex Rins e la Yamaha di Johann Zarco. A -3 giri dal termine era in testa Valentino Rossi, ma una scivolata lo ha tolto di scena. Sesto posto per la Ducati di Andrea Dovizioso, mentre Andrea Iannone è caduto durante il primo giro.

La favola di Bagnaia, il sogno diventa realtà  - Non inganni il viso da ragazzino, né il sorriso scanzonato che spesso lo illumina. Perché Francesco 'Pecco' Bagnaia (così la sorella Carola, che ora lo accompagna sui circuiti, ne storpiava il nome quando era piccolo) ha costruito il suo titolo Mondiale della Moto2 - primo di una carriera che, già luminosa, promette di evolvere in splendente - su razionalità, stoffa e grinta da campione navigato, qualità che lo Sky Racing Team VR46 aveva intuito fin dal 2014, quando lo ha voluto con se, diventando la sua seconda famiglia. Nato a Torino il 14 Gennaio 1997, ma cresciuto a Chivasso, 'Pecco' è un talentuoso frutto della VR46 Academy di Valentino Rossi. Il suo alloro bissa quello 2017 di Franco Morbidelli. Ma il successo non è arrivato senza un prezzo, perché quella prima stagione nel Team Sky non era andata come sperato, pochi risultati e pochissimi punti. Pecco allora ha deciso di crescere, di non rinunciare al suo sogno. Ha voltato pagina e si è trasferito a Tavullia, per abbeverarsi direttamente alla fonte del talento motociclistico. Due anni nel team Mahindra per forgiarsi ed imparare a soffrire su una moto non velocissima. I primi passi sono con le moto da minicross, ma è la velocità ad attirare davvero Bagnaia. Comincia a farsi notare nelle categorie Minimoto e MiniGP, con la quale diventa campione europeo nel 2009. Nel 2010 corre nel campionato mediterraneo 125 PreGP, concludendo secondo. Nel 2011 e 2012 è nel campionato spagnolo e non sfigura al confronto col nuovo ambiente, classificandosi terzo. Nel 2013 la prima stagione iridata, in Moto3, con una Honda FTR affidatagli dal Team Italia e l'anno successivo passa ai colori dello Sky Racing Team VR46. L'anno della svolta è il 2016, il secondo da pilota ufficiale Mahindra. Arrivano le prime due vittorie nel motomondiale, ad Assen e Sepang. Chiude quarto. Nel 2017 il ritorno a 'casa', nello Sky Racing Team VR46 e l'approdo in Moto2. Chiude quinto. Vince il titolo di "Rookie Of The Year" grazie a quattro podi. E' il prologo dell'esplosione agonistica di quest'anno. Bagnaia vince subito in Qatar, per poi ripetersi ad Austin, Le Mans, Assen, Spielberg, Misano, Buriram e Motegi, seppure per la squalifica di Quartararo. Il terzo posto in Malesia gli consegna il primo titolo, il domani è già scritto: nel 2019 sarà in MotoGp, con la Ducati del Team Pramac. Il sogno è diventato realtà. Lo aspettano le sfide con i migliori.

Rossi, il titolo di Bagnaia è fantastico  - Valentino Rossi è stato tra i primi a complimentarsi per il mondiale Moto2 vinto da Francesco Bagnaia, allievo della sua VR46 Academy. "E' un titolo fantastico, che abbiamo vissuto giorno dopo giorno, tutti insieme - ha detto Rossi a Sky Sport - Lo scorso anno, il suo primo in Moto2, mi aveva subito impressionato, sapevo che poteva far bene, ma non mi aspettavo che il mondiale arrivasse già in questa stagione. Però da martedì, a Valencia, credo che il nostro rapporto sarà un po' più difficile - ha scherzato Rossi, alludendo ai test della MotoGp - perché ho paura che vada subito fortissimo". Lo Sky Racing Team VR46 nella stessa giornata ha vissuto anche il primo exploit nel motomondiale di Luca Marini, fratello di Valentino. Un successo che lo ha "emozionato": "Se avessi vinto anche io forse sarebbe stata la giornata più bella della mia carriera" ha aggiunto Rossi. Invece quella scivolata a pochi giri dal termine ha infranto il sogno: "Stavo spingendo per fargliela sudare a Marquez fino alla fine. Ero piegato ed appena ho dato gas il dietro è partito. Errore mio, evidentemente".

 

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