Tappe nervose e tre arrivi oltre i 2mila metri ecco il Tour de France

I dettagli della 106esima edizione del Tour de France, che andrà in scena nel 2019, con partenza sabato 6 luglio da Bruxelles, sono stati svelati ieri mattina al Palazzo dei Congressi di Parigi alla presenza di Eddy Merckx, Bernard Hinault e Miguel Indurain, tutti vincitori della Grande Boucle in cinque occasioni. Il percorso del prossimo anno prevede un programma di montagna impegnativo, con tre arrivi sopra i 2.000 metri di altitudine, ovvero sul Colle del Tourmalet, nel cuore dei Pirenei, e a Tignes e in Val Thorens, novità di questo Tour, nelle zone alpine. Per il resto, la corsa gialla del 2019 presenta un tracciato nervoso, adatto agli scattisti e pensato «sulla carta» per i transalpini Romain Bardet e Thibaut Pinot e per il matatore degli ultimi anni, ovvero il britannico Chris Froome, che sogna di centrare anche lui il pokerissimo al Tour, dopo le vittorie del 2013, 2015, 2016 e 2017. In programma anche le celebrazioni del centenario della Grande Boucle 1919, un'edizione storica, che segnò il ritorno al ciclismo internazionale dopo quattro anni di guerra mondiale, con partenza il giorno seguente la firma del trattato di Versailles. A ruota, anzi alla partenza, si festeggerà pure il cinquantenario del primo successo al Tour del grande Eddy Merckx (datato 1969): non a caso il via sarà dato dalla capitale del «suo» Belgio, ovvero da Bruxelles. A chiusura dell'edizione 2019, come sempre, la tradizionale passerella lungo i Campi Elisi di Parigi, seguita dall'incoronazione del vincitore alla base dell'Arco di Trionfo.
QIONGHAI (Cina) - Manuel Belletti ha vinto ieri, in Cina, in volata, la terza tappa del Tour of Hainan 2018, la Chengmai-Qionghai (di 231 chilometri). Il ciclista di Cesena, della Androni Giocattoli, si è imposto per questione di centimetri davanti all'olandese Raymond Kreder e allo svizzero Dylan Page, leader della corsa.

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