Mauro Santambrogio ancora nei guai per doping

Mauro Santambrogio di nuovo nei guai. Il 30enne corridore lombardo il 2 novembre scorso aveva finito di scontare la squalifica di 18 mesi (merito della sua collaborazione con la Commissione indipendente di riforma del ciclismo) per la positività all'Epo al Giro d'Italia del 2013 e sarebbe dovuto tornare in sella l'anno prossimo vestendo i colori dell'Amore&Vita. Ma il condizionale è d'obbligo perchè ieri l'Uci (Unione ciclistica internazionale) ha informato che Santambrogio, lo scorso 22 ottobre, quando era ancora sotto squalifica, è stato sottoposto a un controllo antidoping, a sorpresa, che ha dato esito positivo per il testosterone. Santambrogio risulta ora di nuovo sospeso e può avvalersi del diritto di chiedere le controanalisi dove potrà essere presente.

Nell'aprile 2013 Mauro Santambrogio (nella foto sul podio con la maglia Fanini) finì al secondo posto nella classifica generale dietro Vincenzo Nibali al Giro del Trentino. Professionista dal 2004, di Erba (Como), il ciclista beccato per la seconda volta il 18 maggio conquistò la sua prima tappa al Giro d'Italia, precedendo Nibali sull'arrivo in salita di Bardonecchia. Il 3 giugno successivo venne riscontrata la sua positività all'Epo nei controlli antidoping effettuati dopo la prima tappa del Giro. Il corridore però nega ogni addebito: «Ho problemi di erezione, il medico mi ha prescritto Apriol e Aprosten. Ho presentato tutti i certificati, non capisco questa comunicazione».

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