Italia azzoppata, Ventura deve reinventarsi la formazione

Senza Belotti, De Rossi e Verratti, titolari nelle ultime gare, Gianpiero Ventura dovrà per forza ridisegnare l’Italia. Avrà pochissimo tempo per farlo, visto che con la Macedonia gli azzurri giocheranno venerdì e con l’Albania tre giorni dopo. Due gare cruciali in ottica play-off mondiali per i quali Belotti rischia di non esserci, visto che lo aspetta almeno un mese di stop. Una tegola per Ventura non a caso mai così serio e teso: sotto la sua gestione il centravanti granata ha giocato 11 volte in 12 gare. Praticamente sempre.

La prima giornata a Coverciano è trascorsa in attesa, in mezzo i saluti a De Rossi (infiammazione al menisco) e Pellegrini (problemi al polpaccio) e il primo allenamento svolto tra lavoro di scarico e qualche prova di 3-4-3. Ma a tener banco sono state le defezioni, Verratti compreso. «La risonanza inviata a Castellacci mostrava un vistoso edema. A quel punto non c’era bisogno che il ragazzo venisse qui». Neppure Belotti è passato da Coverciano: ‘È stato un atto di cortesia verso il Torino - ha spiegato il ct. Il ginocchio si stava gonfiando e ci hanno chiesto di fare la risonanza. Non eravamo a conoscenza del fatto che poi andasse a Roma. In ogni caso abbiamo solo cercato di tutelare il giocatore».

Fino all’ultimo Ventura ha sperato che l’infortunio non fosse grave ma la speranza è evaporata in serata: gli esami dal prof.Cerulli hanno confermato una lesione del collaterale e capsulare mediale, prognosi di 30-40 giorni. »Dopo il ko con la Francia abbiamo messo assieme otto vittorie, due pari e un solo ko. Firmerei per ripetere lo stesso filotto« l’auspicio di Ventura. Già venerdì però sarà costretto a rimodellare la squadra, a partire dal centrocampo, il reparto più in emergenza considerando che è out anche Montolivo. Ad ora l’unico col posto sicuro appare Parolo mentre in attacco i punti fermi sono Immobile e Insigne.

Pochi giorni comunque per provare e decidere, Ventura cercherà di sfruttarli fino in fondo. Un ct serio anche quando ha risposto alla proposta di Sarri di concedere un periodo esclusivo alle nazionali per non condizionare il lavoro dei club: «Saranno eventualmente la Fifa o la Figc a prenderla in esame» ha tagliato corto, concedendo l’unico sorriso durante la foto con il dg federale Uva, l’ad Del Fante, il direttore Lasco e Buffon con una valigia in mano delle Poste Italiane, nuovo top sponsor della Nazionale fino al 2018.

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