Bale: «Sempre bello finire davanti agli inglesi È qualcosa di cui vantarsi»

«È sempre bello finire davanti agli inglesi. È una sorta di vittoria morale, qualcosa di cui vantarsi».

Gareth Bale non perde occasione per lanciare una frecciata ai cugini, che hanno sì battuto il suo Galles in extremis salvo poi chiudere al secondo posto il girone B. E mentre Rooney e soci si preparano all’ottavo di finale contro l’Islanda, per il Galles arriva un altro derby, quello con l’Irlanda del Nord.

«Sarà una partita di stampo britannico - prevede la stella del Real Madrid - Ovviamente li studieremo ma a questo punto del torneo non importa chi hai davanti, non sarà mai facile. Di sicuro sappiamo di più dell’Irlanda del Nord che non della Turchia - il riferimento all’altro possibile avversario del Galles - Sarà una partita difficile ma pensiamo di poterla vincere. Ci concentreremo su noi stessi come facciamo sempre. Noi abbiamo parlato finora sul campo, senza paura, dando il 100% per non avere rimpianti. Avremo lo stesso atteggiamento anche negli ottavi, è un’altra sfida da affrontare. Siamo felici di essere a questo punto degli Europei e non fa differenza per noi giocare con la Spagna, con la Germania o con l’Irlanda del Nord».

Avversario comunque da non sottovalutare. «Hanno vinto il girone di qualificazione e non è una cosa che fai per sbaglio - avverte - Hanno uno spirito simile al nostro, lavorano duro, forse sono un pò più difensivi. Sarà difficile fare breccia ma daremo tutto quello che abbiamo».

E sarà proprio un fischietto inglese, Martin Atkinson, ad arbitrare l’ottavo di finale tutto britannico di Euro 2016 tra Galles-Irlanda del Nord in programma sabato 25 giugno al Parco dei Principi di Parigi. Una scelta particolare e non convenzionale quella di Pierluigi Collina, capo designatore degli arbitri dell’Uefa, per un derby da «dentro o fuori» che paradossalmente arriva proprio nei giorni in cui in Gran Bretagna va in scena l’attesissimo referendum sulla permanenza del Paese nell’Unione Europea: quel che è certo è che, almeno calcisticamente, almeno una delle due resterà nell’Europa del pallone anche dopo sabato 25 giugno.


Con i precedenti di Inghilterra-Scozia nel 1996 e Inghilterra-Irlanda nell’88, quello che andrà in scena sabato sarà il secondo derby britannico di questi Europei che hanno già visto la nazionale dei «Tre Leoni» di Roy Hodgson affrontare il Galles nella fase a gironi, ma in quell’occasione il fischietto scelto è stato il tedesco Brych. Stavolta invece, considerando anche il direttore di gara ‘di casa, sarà un novità assoluta, come d’altronde per il Galles esordiente alla fase finale di un Europeo e che con i «dirimpettai» irlandesi era abituato finora a confrontarsi più che altro nelle sfide con la palla ovale, ogni anno nel Sei Nazioni di rugby.

Una responsabilità in più per il 45enne fischietto di Bradford (vicino Leeds), corregionale di Bale, Ramsey, Ward, McGinn, McCauley, O’Neill e compagnia e che quest’anno ha diretto la Juventus nell’ottavo di finale di Champions contro il Bayern Monaco a Torino (è finita 2-2). Un anno fa diresse sempre i bianconeri nella semifinale contro il Real e successivamente la finale di Europa League tra Dnipro e Siviglia. In autunno ha diretto anche un altro delicato «derby»: quello scandinavo Danimarca-Svezia, ritorno del playoff di qualificazione proprio a Euro 2016.

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