Milan, due cordate pronte nuovi padroni asiatici

Silvio Berlusconi è pronto a cedere quote della maggioranza dell'Ac Milan, che da qualche anno ha abbandonato a se stesso e i risultati magri sono sotto gli occhi di tutti con i disastri di acquisti e di accordi con i tecnici (il caso Seedorf è uno scandalo) messi in atto dall'ad Adriano Galliani che ha perso lo smalto dei bei tempi. Due sono le piste e tute e due asiatiche.

Domenica prossima il manager thailandese Bee Taechaubol tornerà a Milano e confida in quell'occasione di "siglare e chiudere" la trattativa con Fininvest per l'acquisto di quote del Milan. Lo avrebbe annunciato lo stesso broker thailandese, soprannominato Mr. Bee, che ormai è uscito allo scoperto, alla guida di una delle due cordate interessate a entrare nell'azionariato del club rossonero.

L'altra cordata è formata da imprenditori cinesi la cui identità non è ancora stata svelata. Taechaubol, che nei mesi scorsi ha già incontrato il presidente rossonero Silvio Berlusconi e visitato Casa Milan, ha un piano in base al quale la sua cordata acquisterebbe subito il 20%, per salire nel giro di un anno fino al 65% delle azioni del Milan.

"A tutti quelli che vogliono investire in Italia dico grazie e bravo ma tra il dire e il fare bisogna vedere cosa succede". Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ai microfoni de "La Politica nel Pallone" non si sbilancia oltre sul possibile cambio di proprietà in casa Milan.

"Di sicuro non è normale vedere le due milanesi con questa classifica - aggiunge - Se oggi c'è la lotta fra Roma e Lazio per il secondo posto è dovuto allo strapotere della Juve ma anche alla mancanza di competitività di Milan e Inter. Mi auguro per lo sport italiano che tutte e due tornino ai loro livelli".

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