Mai così in basso il calcio trentino In serie D solo 4 vittorie in 12 giornate

A un terzo di campionato - 12 giornate disputate sulle 34 in programma - il bilancio delle tre squadre trentine impegnate nel girone C di serie D parla da solo: su 36 partite giocate 4 vittorie (una delle quali in un derby), 11 pareggi e 21 sconfitte. Domenica scorsa, per la quarta volta in dodici giornate, tutte e tre le formazioni - Dro, Mori Santo Stefano e Mezzocorona - hanno perso le loro partite in contemporanea, restando quindi inchiodate nella parte bassissima della classifica. Ma il livello del nostro calcio provinciale è mai stato così basso

di Guido Pasqualini

A un terzo di campionato - 12 giornate disputate sulle 34 in programma - il bilancio delle tre squadre trentine impegnate nel girone C di serie D parla da solo: su 36 partite giocate 4 vittorie (una delle quali in un derby), 11 pareggi e 21 sconfitte.

Domenica scorsa, per la quarta volta in dodici giornate, tutte e tre le formazioni - Dro, Mori Santo Stefano e Mezzocorona - hanno perso le loro partite in contemporanea, restando quindi inchiodate nella parte bassissima della classifica, quella che condannerà le ultime due alla retrocessione diretta e ne destinerà altre due al campionato di Eccellenza al termine degli eventuali playout fra le quattro formazioni classificate dal sestultimo al terzultimo posto al termine della stagione regolare. Senza dimenticare che in due giornate era impossibile non portare a casa almeno un punto in forza del derby in programma (all’appello manca solo Mezzocorona - Mori previsto alla penultima giornata di andata domenica 21 dicembre.

Ma il livello del nostro calcio provinciale è mai stato così basso? Si direbbe di no, almeno stando alle statistiche degli ultimi quattro campionati di serie D (si veda la tabella sopra). I numeri non mentono e dicono che mai, dopo 12 giornate, tre squadre avevano racimolato un gruzzoletto così misero di punti: 23. L’anno scorso, tanto per dirne una, in un torneo che alla fine vide retrocedere la Fersina Perginese e salvarsi miracolosamente ai playout Mezzocorona e Dro, dopo 12 turni i punti erano addirittura 31. Tre in meno, 28 in tutto e quindi cinque in più di quest’anno, erano i punti raccolti a questo punto della stagione da Mezzocorona, Fersina e Trento, nell’ultimo anno di presenza nei campionati nazionali dei gialloblù che, seppure con una nuova gestione societaria, ora faticano a imporsi nel torneo di Promozione. In quel torneo, nel 2012/13, le formazioni regionali in serie D (all’epoca con 20 formazioni al via) erano addirittura quattro con il San Giorgio, retrocesso a fine anno, che dopo 12 tornate era 17° con 10 punti. E se risaliamo al campionato 2011/12 si scopre che bastavano due squadre del Trentino Alto Adige - nella fattispecie Mezzocorona e San Giorgio - a far meglio di quelle al via quest’anno: 32 punti in due, ben nove in più di quelli attuali.

Del resto, alla vigilia era difficile attendersi qualcosa di meglio o di diverso. Soltanto dal Dro, nella passata stagione allo storico debutto in serie D, ci si aspettava qualche punto in più invece dei tre in meno finora incamerati. Il Mori Santo Stefano si è trovato suo malgrado in questa categoria dopo essersi imposto in un campionato di Eccellenza, ribattezzato del «ciapà no», che passerà alla storia come quello delle società che facevano a gara per non vincerlo. Storia analoga a quella del Mezzocorona che, terremotato a livello societario, probabilmente avrebbe preferito ripartire dall’Eccellenza con i suoi giovani ed invece è rimasto in serie D in forza dell’inattesa (quella sì) vittoria ai playout dellla terribile band di ragazzini ai comandi di mister Bodo. Il resto è, triste, storia dei giorni nostri. Con un calvario di cui si fatica a vedere la fine.

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