Silins assicura i tifosi dell'Aquila: «Ce la giocheremo fino in fondo»

La Dolomiti Energia è rientrata alle 5 a casa dopo la prevedibile e agevole vittoria a Pesaro contro una delle squadre che lottano per salvarsi e continua la missione di stare lì, partita per partita, a vincere per rimanere nelle otto della griglia dei playoff.

Il lettone Ojars Silins, ala di 193 cm di Riga e classe ‘93, naturalizzato italiano da quando venne da giovanissimo prima alla Stella Azzurra di Roma e poi a Reggio Emilia, non fa fatica a commentare il risultato in terra marchigiana.

Ojars, appena avete ingranato la quinta con il parziale di 22 a 2 nel secondo quarto per loro non c’è più stato scampo.

«Però, prima c’è voluto un quarto per prendere le misure a una delle squadre affamate di punti, in uno stadio che tifava parecchio. Abbiamo sbagliato troppi tiri all’inizio, poi decisamente abbiamo preso il sopravvento soprattutto ai rimbalzi e abbiamo dimostrato, anche per le assenze avversarie ma non solo, di essere una squadra più completa».

Deve servire da lezione per sabato prossimo in casa nella prima partita che giocherete in quello che ora si chiama palazzetto «Blm Group Arena», che ha firmato mura e funzionalità dell’ex PalaTrento.

«Certo, contro Capo d’Orlando, pure ultima a 10 punti, bisognerà avere la stessa attenzione avuta a Pesaro. Le squadre in difficoltà sono quelle più pericolose in un campionato così equilibrato. Se a loro mancano punti da parecchio moltiplicano gli sforzi e ti possono creare un sacco di grattacapi».

Certo in sei partite, cinque vittorie e la sola sconfitta a Milano, siete diventati una squadra che sta meritandosi a tutti i costi un posto al sole.

«Ma nonostante tutto è difficile - sottolinea Silins - perché mancano sette partite e dovremo giocare scontri diretti contro Sassari, Torino e Cremona senza contare il match con Avellino che ha 6 punti più di noi. Reggio Emilia poi dovrà recuperare gli incontri con Brescia e con Cremona, teoricamente potrebbe anche rientrare nei giochi che contano. Comunque noi stiamo bene e anche contro Milano abbiamo giocato tre quarti magnifici e solo l’espulsione di Dom Sutton all’inizio dell’ultimo quarto ci ha indebolito. Abbiamo ritrovato maggiore continuità».

Il fatto di non avere più l’impegno dell’Eurocup vi procura un’iniezione di energia suppletiva?

«Giocare la Coppa è sempre importante e ambizioso. Ci è dispiaciuto uscire. Ora siamo concentrati sui playoff e ci sono squadre che non si fermano, basta guardare alla Virtus Bologna e Cantù che continuano a macinare punti, poi succedono sorprese come Venezia che perde a Pistoia. Mai come quest’anno il campionato produce partite toste e dove regna l’equilibrio. Certo abbiamo patito anche alcuni infortuni fastidiosi, spero ora che la sfortuna ci stia lontana».

Si sente migliorato in questa sua prima stagione a Trento dopo Bonn e Reggio Emilia dove ha disputato due finali scudetto?

«Ho lavorato tanto sulla fisicità e sulla fluidità nel tiro - continua il giocatore lettone - e qualche volta ho fatto fatica, altre volte invece i tiri, soprattutto da tre fluivano molto bene».

La Dolomiti Energia di quest’anno può provare a ripetere l’impresa da vice campione d’Italia della passata stagione?

«Noi ci crediamo e anche se diciamo di vivere alla giornata, ci auguriamo di stare più in alto possibile. L’ambizione playoff è il traguardo minimo poi vedremo gli accoppiamenti. Penso che dovremo migliorare ancora in difesa, su 40 minuti a volte ci sono dei black out di troppo. Anche in questo senso in palestra si lavora duramente. La fiducia di fare bene c’è, se poi arriviamo fino in fondo è proprio difficile esserne sicuri del tutto».

Domenica a Pesaro, dove ieri è arrivato l’Usa Taylor Braun per sostituire la guardia Dallas Moore, è rientrato il play messicano Gutierrez dopo l’infortunio, ha segnato anche 2 punti. Come l’ha visto?

«Già in settimana in allenamento bene, poi averlo rivisto sul parquet è stato un piacere. Lui può darci una mano per continuare la serie positiva. E credere di avere la qualità per stare con le migliori della massima serie».

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