L'Aquila sfida Cremona e prova a giocarsi il poker

Si gioca alle 18.15 al PalaTrento

«L'anno scorso Trento ha cambiato completamente registro nel girone di ritorno rispetto a quello d'andata, se dovesse ripetersi vorrei che lo facesse magari dopo la partita contro di noi. Ha una difesa molto intensa ed aggressiva e ne fa uno dei suoi punti di forza. Ora che ha inserito anche Hogue nel roster avrà una freccia in più all'arco e perciò sarà sicuramente una partita tosta sotto questo aspetto».

Meo Sacchetti non fa pretattica: sa che la partita che oggi pomeriggio la sua squadra affronterà al PalaTrento contro la Dolomiti Energia non sarà di quelle agevoli per la sua Vanoli Cremona. Fa capire di temere in particolare la difesa pressing che l'Aquila ha riscoperto nelle ultime tra gare vittoriose (fra campionato ed Eurocup). «Trento è una squadra che non ti lascia mai stare tranquillo. I giocatori in campo cercano sempre di aiutarsi, arrivano e tentano di rubare i palloni. È una squadra che gioca sempre a campo aperto e ruota tutti gli elementi a sua disposizione. Per questo dovremo cercare di stare più attenti del solito e avere più attenzione nel cercare di sfruttare i vantaggi che riusciremo eventualmente a crearci: piuttosto che perdere la palla sarà meglio fare un tiro in più».

Se Sacchetti è preoccupato, non è che in casa trentina si prenda l'impegno sottogamba. Se non altro perché i confronti tra Dolomiti Energia e Vanoli sono già finiti in un paio di occasioni negli almanacchi dei record. Nel primo anno di Trento in A, il 23 novembre 2014, l'Aquila vinse 116-114 dopo tre intensissimi tempi supplementari (26 punti per Pascolo e Mitchell); l'anno successivo a Cremona i bianconeri compirono un'altra impresa, rimontando dal -33 di metà terzo quarto e vincendo 76-83 grazie ai canestri di Peppe Poeta (23 punti).

Stasera al PalaTrento contro l'Aquila scenderà in campo una squadra che ha gli stessi punti in classifica dei bianconeri e che, dopo un inizio di campionato piuttosto difficile, sta trovando un buon equilibrio. Lo testimonia la bella vittoria casalinga dell'ultima giornata contro Avellino (86-73) dopo 3 sconfitte consecutive. Il team allenato dal commissario tecnico della Nazionale italiana vanta nel proprio roster giocatori di fama. A partire dai «fedelissimi» di coach Sacchetti, vale a dire i cugini Diener (assieme al ct negli anni di Sassari). Drake e Travis saranno anche in là con gli anni, e il secondo reduce da due stagioni di inattività, ma sono giocatori sempre in grado di piazzare la giocata decisiva nel caso di un arrivo punto a punto.

In attacco a tirare la carretta sono Darius Johnson-Odom (16,6 punti di media con 4,2 assist e il 46 per cento nel tiro da tre punti) e Kelvin Martin (12,6 punti con il 63,6 per cento da due e 6,1 rimbalzi). In doppia cifra anche il lungo (212 cm) centro ex Nba Henry Sims (12,1 punti e 7,4 rimbalzi) e l'ala Landon Milbourne (11,4 punti e 3 rimbalzi di media). Senza dimenticare l'ultimo acquisto: Simone Fontecchio. La giovane ala abruzzese è giunta in prestito dall'Ea7 Armani Milano soltanto una decina giorni fa, ma è già stato grande protagonista nella vittoria contro Milano con 15 punti. Potrebbe essere un bel confronto tra lui e Diego Flaccadori.

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