Ciclismo / Generosità

La stagione 2024 del Club Ciclistico Forti e Veloci si è aperta nel segno della solidarietà

L’evento è stato intitolato alla memoria di Silvano Dusevich, storico ed indimenticato presidente del Cc Forti e Veloci, del quale è diventato una vera e propria icona, in primis per i valori che ha saputo trasmettere a quanti ne hanno poi raccolto il testimone

TRENTO. Cinquanta chilometri in sella, all’insegna della solidarietà, per dare il via alla nuova stagione e fare un’opera buona, nel ricordo di Silvano Dusevich. Il Club Ciclistico Forti e Veloci ha voluto iniziare così l’annata 2024, chiamando a raccolta i propri tesserati e gli appassionati delle due ruote, giovani e meno giovani, che hanno animato la prima edizione della “Pedalata di Solidarietà”.

Il ricavato dell'iniziativa, frutto della quota versata dai partecipanti, verrà devoluto alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori ed è stato proprio il presidente della Lilt di Trento, Mario Cristofolini, a dare il via alla pedalata. “Fare prevenzione significa in primis fare movimento, che è quello che fate voi – ha detto Cristofolini rivolto ai partecipanti -. Fare sport è il sistema migliore per restare sani”.

Lo stesso Cristofolini ne è dimostrazione vivente, con i suoi 92 anni, portanti con vivace e sana disinvoltura. L’evento, come anticipato, è stato intitolato alla memoria di Silvano Dusevich, storico ed indimenticato presidente del Cc Forti e Veloci, del quale è diventato una vera e propria icona, in primis per i valori che ha saputo trasmettere a quanti ne hanno poi raccolto il testimone. La “Charity Bike Ride”, questo il nome dell’iniziativa solidale, si è sviluppata su tre tappe, di differente lunghezza e difficoltà, disegnate per la quasi totalità su pista ciclabile.

Lo start è stato dato dalla sede dell’azienda Rothoblaas di Cortaccia, in provincia di Bolzano. Da lì, il gruppo si è diretto verso la sede di Dao Conad a Lavis, traguardo della prima frazione dopo 26,5 chilometri di pedalata. Ripartiti, i ciclisti si sono diretti verso il Ristorante Galloway di via Lidorno a Trento, raggiunto dopo altri 18,5 chilometri, a precedere la tappa conclusiva, che ha portato tutti al Ristorante Pizzeria Smorza di Romagnano, quartier generale del club. Scesi di sella, tutti i ciclisti e gli accompagnatori si sono potuti rifocillare con una gradita merenda, a ideale chiusura della manifestazione.

“Abbiamo voluto iniziare questa stagione in modo diverso rispetto al solito – spiega Alessandro Groff, presidente del Club Ciclistico Forti e Veloci - Il consiglio direttivo della nostra società ha recentemente affrontato un ricambio generazionale ma non vogliamo mai dimenticarci di chi ci ha preceduto. Ecco perché il ricordo, in primis, va a Silvano Dusevich, per i valori che ha saputo trasmettere nei lunghi anni di presidenza del club, sempre pronto a supportare anche le altre associazioni e realtà. Abbiamo voluto legarci alla Lilt proprio in virtù dell’amicizia che legava Silvano a Mario Cristofolini, che è diventato anche nostro amico, a maggior ragione per il messaggio che promuove, quello di uno stile di vita sano”.

Il Club Ciclistico Forti e Veloci è reduce da un 2023 a dir poco esaltante, da un’annata in cui ha raccolto successi a ripetizione, soprattutto nella categoria Allievi, con i trionfi tricolori ai campionati italiani della cronometro, della corsa su strada e dell’inseguimento a squadre in pista, il successo alla Coppa d’Oro con Alessio Magagnotti e una lunga serie di affermazioni.

“Il 2023 è stato e rimarrà un anno straordinario, penso irripetibile – aggiunge Groff -. Il tema centrale però non è sempre vincere o dominare le classifiche, ma essere educatori e trasmettere valori sani ai nostri ragazzi. Anche quest’anno, comunque, abbiamo atleti che potranno mettersi in luce e fare delle belle cose. Affronteremo questa stagione con il consueto entusiasmo, guardando al grande traguardo del centenario, che festeggeremo nel 2025”. C.L.

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