Volley / Mercato

Mosna: «Troppi costi, ora una squadra più giovane». In partenza la metà degli attuali titolari

Il presidente della Trentino Volley conferma la rivoluzione al risparmio dopo una stagione senza successi: lasciano Lucarelli, Abdel-Aziz e Lisinac, ma potrebbe andarsene anche Rossini mentre capitan Giannelli è confermato (per ora). In panchina Lorenzetti potrebbe non gradire una ripartenza al ribasso, si vocifera già di un suo possibile sostituto: Baldovin

di Guido Pasqualini

TRENTO. Marko Podrascanin e Alessandro Michieletto. Sono gli unici due titolari che i tifosi della Trentino Volley ritroveranno di certo in campo con la maglia dell'Itas.

La conferma, implicita, di quanto scritto ieri dall'Adige, arriva dal patron Diego Mosna.

I contratti di Ricardo Lucarelli, Nimir Abdel-Aziz e Srecko Lisinac, i più onerosi in carico alla società gialloblù, sono ufficialmente sul mercato.

«Giannelli non lo è», afferma il presidente che però specifica subito di non potersi opporre alla volontà del giocatore di voler eventualmente cambiare aria alla luce della rivoluzione in atto.

In Italia il palleggiatore potrebbe accasarsi soltanto a Perugia, visto che a Modena torna Bruninho e Civitanova non rinuncerà certo a De Cecco.

La Sir un monitoraggio l'avrebbe già effettuato e a Simone potrebbe non dispiacere essere allenato da Nikola Grbic, ex palleggiatore che ha vinto tanto sia in campo sia in panchina.

In uscita, destinazione Modena come Nimir, potrebbe esserci pure il libero Salvatore Rossini.

Non è dato a sapere se la "dieta" imposta dal bilancio è condivisa dal tecnico Angelo Lorenzetti, il cui contratto è stato da poco rinnovato, al punto che si vocifera del possibile arrivo in panchina di Valerio Baldovin, allenatore di Vibo Valentia e, prima, di Padova.

Presidente Mosna, partiamo dal motivo della "rivoluzione". Lei ha parlato di quasi un milione di euro di "buco" in bilancio: nel dettaglio, da dove deriva la perdita?

«Innanzitutto dai mancati introiti per abbonamenti e biglietti. Noi avevamo ipotizzato di poter disputare metà stagione con la presenza dei tifosi. Così non è stato e quindi sono svaniti 300-350 mila di ricavi ipotizzati. Questo è stato un grave errore. Di converso abbiamo avuto costi abnormi per la parte medica legata al Covid».

Li avete quantificati?

«Non vorrei dire sciocchezze ma siamo nell'ordine di 100-150 mila euro».

E ora si taglia.

«Il tema è non ripetere la stessa perdita nella prossima stagione. Dobbiamo ripartire con la consapevolezza di quello che sarà il reale introito e non spendere quello che si è speso quest'anno».

Se ci sarà quindi qualche società interessata ad acquisire le prestazioni dei vostri giocatori più importanti, non vi opporrete.

«Noi dobbiamo alleggerire la parte dei costi e quella più importante è rappresentata dai contratti dei giocatori, che per il nostro budget sono troppi alti. Per questo abbiamo preso questa scelta dolorosa, non ci è più consentito spendere questi soldi».

Ma i giocatori sono tutti in vendita?

«Alcuni. Abbiamo chiuso la stagione solo cinque giorni fa, ora dobbiamo definire il budget del prossimo anno, soprattutto per quanto riguarda i ricavi. In base a quelli, stileremo il preventivo massimo di spesa che sappiamo già non potrà essere eguale a quello della stagione appena conclusa».

Qual era il budget 2020/21?

«Siamo arrivati a 5 milioni di spesa».

I contratti più onerosi sono quelli di Lucarelli e Nimir.

«Anche Lisinac, non dimentichiamo pure lui».

Le cessioni saranno decise in base alle offerte che riceverete o saranno determinate anche da scelte tecniche?

«Dipenderà da un mix di fattori. Bisogna vedere chi è interessato e se c'è il placet del giocatore, sono situazioni che non si risolvono in due giorni. Ma, al di là di quanto incasseremo, l'importante è togliere costi. Se un giocatore costa dieci e noi possiamo spendere sei, non possiamo tenerlo».

I buy-out possono comunque rappresentare un ricavo.

«Sì, se troviamo chi spende».

Modena, ad esempio, lo sta facendo.

«Sì, ma tante squadre sono già quasi fatte ».

Preferireste cessioni all'estero?

«Da un punto di vista contabile non cambia nulla, sotto il profilo sportivo preferiremmo che andassero lontani».

E Giannelli?

«Non si discute, non è sul mercato».

Se chiede di andare via?

«Io ho detto che se la squadra non sarà di suo gradimento perché ha offerte di formazioni più forti, io capirei la sua eventuale voglia di andare ma ad oggi noi non abbiamo pianificato nessuna cessione di Giannelli. La vedo come un'ipotesi molto remota».

Ma lui ha chiesto di andarsene?

«No, assolutamente».

Lorenzetti è d'accordo con questa rivoluzione?

«La sintonia ora deve essere solo con il bilancio, la mia priorità adesso è non avere più un'annata come questa. Lorenzetti è sotto contratto, sarà lui a scegliere se gli va bene la squadra ridotta oppure no. Vale quanto detto per Giannelli».

Cambieranno anche gli obiettivi per la prossima stagione.

«Vedremo, vedremo la squadra. Quest'anno avevamo la mega squadra e gli obiettivi li abbiamo avvicinati ma non centrati. Se si sceglie bene, si può far bene eguale».

Punterete su giocatori giovani?

«Certo, lo abbiamo sempre fatto».

L'anno scorso però avete ingaggiato giocatori di esperienza, come Podrascanin e Rossini.

«Qualcuno ci vuole, dopodiché la squadra nella prossima stagione dovrebbe ringiovanire».

Per il prossimo campionato sperate nel ritorno del pubblico?

«Di speranze non si vive, io non ho certezze. Io bilanci con le speranze non ne ho mai fatti, io non mi fido di quanto potrà succedere fra sei mesi».

Ultima domanda: quanti titolari resteranno?

«Non lo so, penso la metà circa».

comments powered by Disqus