Giro, si ritira Simon Yates È positivo al coronavirus

Il Giro d’Italia perde un altro suo protagonista. Non sarà al via oggi dell’ottava tappa, la Giovinazzo-Vieste di 200 chilometri, Simon Yates: la Mitchelton-Scott ha annunciato che il 28enne britannico, vincitore dell’ultima Tirreno-Adriatico, è risultato positivo al coronavirus. Yates ha cominciato a sviluppare dei sintomi molto lievi nelle ore successive alla fine della settima frazione disputata ieri, lo staff medico della Mitchelton-Scott ha subito richiesto un test rapido il cui esito positivo è stato poi confermato dal tampone.

Yates è stato posto subito in isolamento mentre tutti gli altri compagni di squadra e il resto dello staff della Mitchelton-Scott sono stati autorizzati a proseguire la corsa rosa essendo risultati tutti negativi, anche se a titolo precauzionale saranno sottoposti a nuovi test nei prossimi giorni. Fra i grandi favoriti della vigilia, Yates era 21esimo in classifica generale, a 3’52« dalla maglia rosa Almeida.
Ieri il francese Arnaud Demare ha vinto allo sprint la settima tappa, Matera-Brindisi di 143 km, frazione conclusasi con una volata generale del gruppo.

Al secondo posto l’ex iridato Peter Sagan. Per Demare è la terza vittoria in questo Giro. Il portoghese Joao Almeida ha conservato la maglia rosa di leader della classifica.

Vittima di una caduta durante la settima tappa del Giro d’Italia tra Matera e Brindisi, a 45 chilometri dal traguardo, il francese Tony Gallopin ha rimediato la frattura al polso sinistro. La durata della sua indisponibilità non è stata ancora specificata. «Mi sentivo bene sin dall’inizio ma il mio Giro si ferma qui. È ovviamente una delusione lasciare i miei compagni in questo modo», ha detto il 32enne corridore dell’Ag2R-La Mondiale, che aveva subito la stesso incidente nel mese di febbraio al Giro di Valencia.


La Giovinazzo-Vieste di 200 chilometri è una frazione mista con la prima parte sostanzialmente pianeggiante seguita dalla seconda molto più impegnativa sul Gargano. Da Giovinazzo fino a Manfredonia la corsa si mantiene su strade rettilinee lungo la costa adriatica. Dopo Manfredonia l’altimetria cambia nettamente, si scala la salita di Monte Sant’Angelo e quindi si percorre l’intera panoramica in un continuò saliscendi costellato da innumerevoli curve fino a Vieste. Circuito finale di 14.5 km con nella prima parte l’impegnativo strappo di via Saragat di circa mille metri con un lungo tratto attorno al 15-17% seguito da un lungo falsopiano a scendere fino a ritornare sulla costa per percorrere gli ultimi due km pianeggianti fino all’arrivo. Il rettilineo finale non dovrebbe sfuggire ai velocisti del gruppo.

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