Giro, la tappa a Dowsett Il caso Yates: con i test rapidi la "bolla" antivirus resiste

Alex Dowsett (nella foto durante la gara) ha ottenuto il successo nell’ottava tappa del Giro d’Italia 2020 andata in scena da Giovinazzo a Vieste di 200 km.

La giornata è stata segnata dalla notizia della positività al coronavirus del britannico Simon Yates, vincitore della
Vuelta 2018, che era uno dei candidati al successo anche al Giro.

La frazione odierna, divisa a metà dal Gpm di seconda categoria di Monte Sant’Angelo e andata in archivio dopo un rettilineo finale di 1000 metri, finisce nelle mani del corridore britannico della Israel Start-Up Nation. Il 32enne, al secondo successo in carriera nella corsa in rosa, sfrutta le sue doti da cronoman volando in pianura e staccando definitivamente il gruppetto degli inseguitori. Il podio viene completato da Salvatore Puccio (Ineos Grenadiers) e dall’altro britannico Matthew Holmes (Lotto-Soudal).

Nulla cambia per quanto concerne la classifica generale: Joao Almeida, portoghese della Deceuninck-Quick Step, rimane maglia rosa arrivando al traguardo con il resto del gruppo. Veste ancora la maglia ciclamino il francese Arnaud Demare (Groupama-Fdj).

 «Non so cosa dire, ho avuto le mie soddisfazioni nelle cronometro, ma non potete capire cosa significa questa vittoria. Non riesco a crederci, a gennaio sarò papà ma in questo momento non riesco a guardare così tanto avanti», ha detto tra le lacrime il britannico Alex Dowsett (Israel Start-Up Nation), ai microfoni di Rai 2 al termine della tappa.

«Ci tenevo molto, durante la tappa mi sentivo benissimo. Cercheremo di arrivare più in forma possibile a Milano. La positività di Simon Yates? C’è stato poco tempo per parlarne, lo avevamo visto in crisi sull’Etna. Adesso abbiamo capito il perchè»,  ha detto Salvatore Puccio ai microfoni di Rai 2 al termine dela tappa in cui il corridore italiano dell’Ineos Grenadiers ha chiuso al secondo posto.

Il Giro d’Italia andrà regolarmente avanti in questo fine settimana che prevede, tra l’altro, il tappone appenninico di domani. Lo fanno sapere fonti dell’organizzazione dopo la positività di Simon Yates. Tra domenica pomeriggio e la mattina di lunedì 12 (giorno di riposo) verranno effettuati i tamponi ai ciclisti e allo staff di tutte le squadre.
Erano già in programma, quindi non sono stati determinati dalla positività di Yates, e serviranno ad avere un quadro completo della situazione.
Al Giro non viene applicata la regola che c’era invece al Tour secondo cui in caso di due positivi per squadra, l’intera formazione veniva mandata a casa. C’è invece teoricamente il rischio, in caso di nuove positività, di un intervento delle autorità sanitarie locali.

«La bolla ha retto, è il primo caso dopo 10 giorni. I test rapidi hanno una loro valenza, perché ci hanno permesso di fermare Simon Yates in maniera veloce: se avessimo dovuto utilizzare il protocollo dell’Uci, questa mattina avremmo dovuto inviare a Milano i suoi test e aspettare una risposta. Il corridore, dunque, sarebbe potuto partire. Con il nostro test veloce, invece, siamo riusciti a bloccare la situazione e a salvare la bolla», ha commentato Mauro Vegni, direttore di corsa del 103° Giro d’Italia di ciclismo, parlando al Processo alla tappa, in onda sulla Rai.

«Simon Yates aveva sintomi leggeri, il tampone glielo abbiamo fatto per precauzione; la sua temperatura era di 37,3-37,4, ma adesso è sfebbrato. È stato trasportato in ambulanza ed è in quarantena. Il nostro è stato un eccesso di scrupolo. La squadra è stata controllata. Nel giorno di riposo faremo ulteriori test. I protocolli del nostro team sono molto serrati, siamo sorpresi da questa positività», ha spiegato oggi Matteo Beltemacchi, medico della Mitchelton-Scott.

Domani in programma la nona tappa del Giro d’Italia, da San Salvo a Roccaraso al termine di 208 chilometri. Si tratta di un vero e proprio tappone appenninico caratterizzato da un elevato dislivello complessivo di oltre 4000 metri. La salita più dura arriva dopo 90 km, dove si scala il Passo Lanciano, 12,7 km al 6,9% di media. Nel finale la salita di Roccaraso che porta al traguardo.

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