F1, a Monza Mercedes davanti Ferrari in difficoltà

Il cronometro di Monza fissa a meno di mezzo secondo il gap fra Mercedes e Ferrari, ma ad ascoltare Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen dopo le prime due sessioni di prove libere del Gp d’Italia la scuderia di Maranello ha non poco lavoro da fare per tenere testa ai rivali tedeschi nelle qualifiche e domenica in corsa. «Non è stata una giornata molto semplice, non so perché», la sintesi del finlandese. «Altalenante» l’ha definita il tedesco, il più vicino a Valtteri Bottas (finora il più veloce) e Lewis Hamilton, protagonisti di un venerdì senza alcun tipo di problema.

Si temeva la pioggia (tanto che la Haas ha preferito rinviare il test di Antonio Giovinazzi), invece c’è stato solo qualche scroscio in mattinata per la soddisfazione in particolare della Mercedes. «Dobbiamo analizzare bene i dati per tirare fuori ancora un pò di prestazione dalla vettura - ha spiegato Hamilton, che domani tenterà di conquistare il record di pole position dopo aver eguagliato settimana scorsa le 68 di Michael Schumacher, e domenica di scavalcare Vettel in vetta alla classifica del Mondiale -. Le Ferrari sono vicine, mi aspetto un testa a testa come nell’ultima gara».

Se questo sarà davvero l’epilogo nel fine settimana in cui la scuderia di Maranello celebra anche i suoi 70 anni, dipenderà molto dagli adeguamenti da parte dei tecnici della Rossa, al di là dei tempi di Vettel (+14 centesimi rispetto a Bottas) e Raikkonen (a quasi 4 decimi) realizzati nella simulazione di qualifica con le gomme supersoft. Con le soft, invece, la differenza è apparsa superiore. «Forse è qua dove la Mercedes è più forte - ha notato il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene -. Monza non è il circuito perfetto per noi, ma siamo umili, determinati e non arrendevoli. Ci aiutano moltissimo il tifo e la passione che sentiamo intorno, e che sembra improvvisamente rinata non solo da parte dei tifosi Ferrari ma degli italiani in generale. Bisogna essere realisti, tenere i piedi per terra, continuare a lavorare duro, pensando non a una sola gara ma a tutta la stagione».

Nell’ottica del medio-lungo periodo la Ferrari ha deciso di non introdurre ancora il quarto motore, a differenza della Mercedes, che ha sorpreso tutti montandolo una settimana fa a Spa e sollevando polemiche legate al regolamento sul consumo dell’olio. «Non voglio commentare. Noi seguiamo il nostro piano che non è legato ad alcuna questione relativa all’olio», ha tagliato corto Arrivabene, sorpreso dalle domande sulla ritrovata armonia nei rapporti con la Mercedes. «Volete che facciamo coming out qua?», ha scherzato al suo fianco in conferenza stampa il direttore esecutivo della scuderia tedesca, Toto Wolff, rivolto ai giornalisti. «Se volete organizziamo un incontro di box per alimentare speculazioni - ha aggiunto con lo stesso tono il manager Ferrari -. In pista c’è competizione, fuori abbiamo rapporti civili. Altrimenti non saremmo più team principal ma hooligans».

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