Giro, a Tortoli sfreccia Greipel Il tedesco è in maglia rosa

Il tedesco Andre Greipel (Lotto Solidal) ha vinto in volata la seconda tappa del Giro d'Italia, da Olbia a Tortolì, di 221 km, diventando così la nuova maglia rosa. 

Greipel ha preceduto in volata Roberto Ferrari e il belga Jasper Stuyven. Una volata caratterizzata dal contatto tra due degli sprinter favoriti, Fernando Gaviria e Caleb Ewan, con il colombiano che ha perso il pedale e l'australiano rimasto indietro.

La maglia azzurra va all'eritreo Daniel Teklehaimanot; la maglia bianca a Stuyven.

Anche la seconda tappa del Giro d'Italia, da Olbia a Tortolì di 221 km, è subito caratterizzata dalla fuga di cinque corridori, sulla falsariga di quanto successo ieri, quando i fuggitivi sono stati in testa dal secondo al 203/o chilometro. E a guidare la testa della corsa c'è di nuovo l'eritreo Daniel Teklehaimanot, già protagonista nella prima tappa, che, insieme con Andreetta e Shalunov, ha raggiunto Owsian e Koshevoy, i due subito all'attacco pochi metri dopo la partenza, dopo 13 km. Massimo vantaggio dei fuggitivi 6' e 40" dopo 44 km, poi allungo di Andreetta che si aggiudica il primo Gran premio della montagna a Nuoro, precedendo Shalunov e Teklehaimanot (maglia a pois per una settimana al Tour del 2015).

A guidare il gruppo c'è il team della maglia rosa Postlberger, la Bora Hansgrohe, che al passaggio di Nuoro accusava un ritardo di 4' e 25". Nuoro, la città del premio Nobel Grazia Deledda, ha accolto con entusiasmo il passaggio della carovana rosa, ora diretta verso l'Ogliastra. Ma sono tantissimi i tifosi in tutte i centri attraversati dal Giro, nonostante l'assenza dell'idolo di casa Fabio Aru

Per la seconda tappa, il Giro d'Italia numero 100 arriva dunque a Tortolì, in Ogliastra. 208 i km da percorrere verso sud. 

È stata una tappa di media montagna.

La prima parte nell’entroterra Nuorese con saliscendi e tre lunghe salite: la prima per Bitti e Orune (non catalogata GPM), la seconda più dura verso il centro di Nuoro (GPM) e la terza per scollinare il Passo di Genna Silana (GPM). Gli ultimi 50 km sono prevalentemente in discesa o pianura, ma su percorso molto articolato che potrebbe creare difficoltà ai ricongiungimenti.

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