Matey Kaziyski: «Che bello il PalaTrento Tornerò ancora in mezzo ai tifosi» : «Che bello il PalaTrento Tornerò ancora in mezzo ai tifosi»

Domenica sera al PalaTrento ha firmato più autografi e posato per più foto dei giocatori in campo. Sebbene non sia più (almeno per il momento) un atleta della Trentino Volley, il «kaiser» Matey Kaziyski è sempre uno degli idoli dei tifosi gialloblù. D’altronde uno che in sette stagioni e mezzo fa vincere alla tua squadra 4 titoli italiani, 3 Champions League, 4 Mondiali per club, 3 Coppa Italia e 1 Supercoppa italiana avrà sempre uno spazio nel cuore degli affezionati del PalaTrento. Anche se per un certo periodo ha preferito la Turchia e poi è andato a caccia di yen in Giappone.

«Per me - riconosce il bulgaro - venire a guardare le partite di Trento al palazzetto è sempre un piacere e un’emozione».

Che ne pensa della Trento vista domenica sera battere Perugia?

«È stata una bellissima vittoria, al termine di una partita equilibrata e combattuta. Devo dire che è stata una bella emozione vedere il palazzetto pieno e caldo. Difficile dire come andrà la sfida con Perugia perché la differenza tra le due squadre è veramente minima. La prossima in trasferta non sarà facile per Trento (si gioca sabato 25 marzo, ndr), ma ci tengo a sottolineare che la Diatec può avere un bell’asso nella manica: il fattore campo visto che quest’anno non è mai stata battuta in casa».

Dovesse fare una puntata, su quale finale scommetterebbe?

«Penso che Civitanova sia avvantaggiata contro Modena perché è tutto l’anno che sta giocando ad ottimi livelli. In Giappone non vedo le partite, ma da quanto ne so è così. Per l’altra semifinale vorrei aspettare la prossima partita per esprimermi. Certo, se Trento vincesse a Perugia, a quel punto sarebbe automaticamente favorita, altrimenti sarà una battaglia durissima».

Lei intanto ha finito la stagione in Giappone con gli Jtekt Stings?

«Quasi del tutto. Siamo arrivati terzi in campionato e per la società è un buon piazzamento visto che è il primo risultato di prestigio della sua storia. Ora manca la Coppa, che disputeremo a fine mese».

Dunque nella prossima primavera - estate la vedremo spesso a Trento.

«Certamente. Anche perché la mia compagna aspetta un bambino. Speriamo di vivere tante belle emozioni».

Un altro pallavolista in casa?

«Sì, sarà un maschio ma non abbiamo ancora deciso il nome. C’è ancora un po’ di tempo visto che nascerà a fine giugno».

Quest’anno non c’è stata la possibilità di vederla in maglia Diatec per i playoff al termine del campionato giapponese. Perché?

«Quest’anno no, perché abbiamo concluso il torneo molto più tardi rispetto alla stagione precedente. Nel 2016 c’erano due mesi di tempo per giocare in Italia, quest’anno sarei stato a disposizione soltanto per un paio di partite al massimo».

Ha ricevuto proposte per giocare in qualche altro campionato a fine stagione? In Qatar?

«Stesso discorso. Non c’era tempo».

Ha già fatto programmi per l’anno prossimo?

«No. Adesso è il momento in cui devo decidere».

Proposte ne sono arrivate tante? Anche da Trento?

«Per ora ho ricevuto qualche offerta da diverse società, anche italiane. Devo vedere, pensare e poi deciderò. Il mio legame con Trento è sempre forte».

L’esperienza in Giappone la ritiene conclusa?

«Lì mi trovo veramente bene. È probabile che possa rimanere lì».

A proposito di mercato, ha sentito di recente il suo mentore, Radostin Stoytchev? Andrà ad allenatore Modena, come dice radiomercato?

«Lo sento spesso ma anche lui non ha ancora deciso cosa fare l’anno prossimo. So che ha varie proposte, anche per allenare qualche nazionale, ma mi ha detto di non aver ancora deciso».

A proposito di Nazionale, il discorso con la Bulgaria resta sempre chiuso?

«È tutto come sempre».

La rivedremo ancora al palazzetto in veste di spettatore e tifoso quest’anno?

Mi auguro proprio di sì. Se sono in città martedì 28, sarò presente per la partita di Coppa Cev».

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