Salto, la cura del polacco Kruczek dà già frutti per Davide Bresadola

Archiviati i primi quattro mesi del nuovo corso affidato a Lukasz Kruczek, è tempo di stilare un primo bilancio per la squadra azzurra di salto con gli sci, reduce da una stagione estiva ricca di ottimi risultati, a cominciare da Davide Bresadola, quarto nella classifica finale di Continental Cup grazie al successo di Wisla, a cui si aggiungono due altre vittorie e un secondo posto in Fis Cup. Lo ha seguito Sebastian Colloredo col sesto posto totale, raggiunto con una buona di continuità di piazzamenti e la gemma del secondo posto a Frenstat, arricchiti dal primo e secondo posto in Fis Cup fra Villach e Kuopio. E non si possono nemmeno dimenticare le prodezze del giovane Alex Insam, ottavo finale in Continental Cup con un secondo posto a Kuopio e un terzo a Wisla.

Il tecnico polacco vanta un passato di altissimo livello con saltatori che hanno vinto in carriera Coppa del mondo, titoli mondiali e medaglie olimpiche (su tutti il doppio oro di Kamil Stoch a Sochi 2014). «Sto vivendo un'esperienza diversa da quelle del passato, quando guidavo squadre che disponevano di budget superiori, ma il materiale umano è molto simile. La mia prima impressione è che le cose semplici spesso diventano le più complicate e le più importanti, per cui siamo ripartiti da zero, sia a livello di atleti che di allenatori. Personalmente vivo una situazione simile a venti anni fa, quando venni chiamato ad allenare la squadra del mio Paese. Non avevamo una base, adesso sono diventati una delle nazioni più forti del circuito, l'Italia vuole intraprendere una strada simile, ma siamo solamente all'inizio di un processo che durerà a lungo».

«Sinora - prosegue - le cose sono andate bene, perchè avere tre italiani nella top-10 della classifica finale di Continental Cup è un bilancio positivo perché ha regalato visibilità ai ragazzi. Da un certo punto di vista me l'aspettavo, adesso però entriamo in una fase importante, in cui noi allenatori siamo chiamati a supportare al nostro meglio gli atleti. Sono rimasto favorevolmente colpito dalla gara di Wisla, dove siamo stati la migliore nazione in termini di piazzamenti. Siginifica che abbiamo le qualità per arrivare in posizioni migliori anche in Coppa del mondo, possiamo lottare con i migliori del circuito, ma sappiamo altrettanto che sono i piccoli particolari a fare la differenza e su quelli dobbiamo lavorare. Dico sempre ai ragazzi che il nostro motto deve essere: "Fai un salto facile”, per la stagione invernale mi aspetto di fare molti punti sia in Coppa del mondo che in Continental Cup, e ai Mondiali potremo essere competitivi nella gara mista a squadre».

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