Amichevole pro terremoto tra Delta Informatica e Nazionale italiana trapiantati e dializzati Volley

La prima uscita ufficiale della nuova Delta Informatica Trentino sarà un’importante occasione per abbracciare un tema delicato e sensibile come quello della solidarietà. Sabato pomeriggio, infatti, con fischio d’inizio alle ore 18, le ragazze di Ivan Iosi affronteranno al Sanbàpolis la Nazionale Italiana trapiantati e dializzati Volley, in una partita amichevole che, aldilà dell’aspetto strettamente agonistico, avrà come scopo principale la raccolta fondi da devolvere alle popolazioni del centro Italia recentemente colpite dal terremoto. L’evento è stato presentato questa mattina nella splendida cornice di Palazzo Geremia, sede del Comune di Trento, alla presenza dell’intera squadra della Delta Informatica Trentino: a portare il proprio saluto e ad introdurre la partita amichevole, il dirigente di Trentino Rosa Federico Hornbostel, l’assessore comunale allo sport Andrea Robol, il tecnico della Delta Informatica Ivan Iosi, il Team Manager della Nazionale Italiana trapiantati e dializzati Volley Loris Puleo e Mario Magnani, presidente della sezione trentina di AIDO.
 
«Con la Nazionale siamo soliti trovarci una volta ogni due/tre mesi con l'obiettivo di sensibilizzare alla donazione - ha spiegato Loris Puleo - In questo caso, anche alla luce di quanto accaduto recentemente nelle zone del centro Italia, ho proposto l'idea di una raccolta fondi da devolvere interamente alle popolazioni colpite dal terremoto. Idea, peraltro, accolta con molto entusiasmo sia dalla Trentino Rosa sia dall'assessore Andrea Robol. Sarà poi premura del Comune di Trento gestire l'intera somma ricavata dagli ingressi ad offerta libera. Per quanto riguarda la partita, a Trento avremo cinque nuovi giocatori da inserire nel nostro gruppo e l'intento sarà quello di far giocare tutti. Sono convinto che sarà un bell’incontro che affronteremo con professionalità e con la voglia di dimostrare che il trapianto è vita e che si deve praticare sport anche e soprattutto dopo un trapianto».

comments powered by Disqus