Il Levico prova a crederci poi esce la vera Virtus

di Michele Gretter

Non basta un ottimo primo tempo, chiuso in vantaggio di una rete, al Levico Terme per avere la meglio sulla Virtus Vecomp, una delle corazzate del girone: i veronesi, infatti, nella ripresa capovolgono il risultato, espugnando per 3-1 il campo termale. Una punizione troppo pesante per i gialloblù, che si sono resi pericolosi più volte dalle parti di Guagnetti, ma senza riuscire a trovare la seconda marcatura. Mister Melone schiera la difesa a quattro con Bazzanella e Micheli terzini, in mezzo la solita coppia Agosti - Tobanelli, mentre in mediana Andreatta e Pancheri sono affiancati da Musso e Filippini; in attacco spazio al tandem formato da Calì e Baido, che garantisce fisico e fantasia. Più spregiudicato l'atteggiamento della formazione di mister Fresco: davanti ai quattro difensori, Burato, Lechthaler e Santuari hanno il compito di dare fosforo alla manovra, armando il tridente Agazzani - Mensah - Cernigoi. Bastano pochi secondi alla formazione ospite per creare il primo pericolo alla porta termale: Mensah scappa alla marcatura di Micheli, entra in area da destra e mette un cross morbido sul secondo palo per la testa di Cernigoi, ma Nervo è attento e respinge la conclusione, poi la difesa gialloblù allontana la sfera.

Mister Melone decide subito d'invertire le posizioni di Micheli e Filippin ed il risultato si vede al 12', quando il numero tre levicense guadagna il fondo e prova il cross, ma il passaggio è deviato oltre la linea di fondo da parte di un difensore veronese. Sul successivo corner ci prova Bazzanella in rovesciata, ma Guagnetti respinge di pugno, allontanando la sfera. Cinque minuti più tardi il Levico passa in vantaggio: palla in profondità di Musso per Baido, che viene abbattuto da Guagnetti e Allegrini all'altezza del dischetto, un intervento giudicato falloso dal signor Labelli; della battuta se ne incarica lo stesso Baido, il portiere avversario intuisce, ma non riesce a respingere. La reazione della Virtus Vecomp porta ad una prolungata mischia davanti alla porta difesa da Nervo, conclusa da un fallo in attacco di Cernigoi. Al 33' il Levico crea un'altra bella occasione con una girata di Calì, ma Guagnetti devia sul fondo.

Nella ripresa gli ospiti cambiano atteggiamento, passando ad un più spavaldo 3-4-3 e la mossa risulta subito vincente: palla in profondità per Mensah, che entra in area da posizione defilata e lascia partire un velenoso diagonale, che inganna Nervo e termina in fondo al sacco. Sulle ali dell'entusiasmo la Virtus Vecomp ci prova con una punizione di Alba, che il portiere gialloblù blocca in due tempi; cento secondi più tardi arriva il raddoppio ospite: Mensah ruba palla a Filippini appena fuori dall'area termale e serve in mezzo per l'accorrente Cernigoi, che non sbaglia il facile tocco ravvicinato, anticipando i difensori levicensi. Frastornato dalle due marcature, i termali sembrano incapaci di reagire: Nervo ci mette i guantoni sulla conclusione di Cernigoi, mentre al 21' Agosti salva sulla linea di porta un tiro di Alba. Il Levico si rivede in attacco al 25' quando Filippini scappa in fascia e serve in area Dimas, che però spara alto. Lo stesso attaccante brasiliano pennella in area una punizione per la testa di Agosti, ma la conclusione del centrale noneso viene deviata sul fondo. I ragazzi di mister Melone provano a raggiungere il pari, ma la girata di Calì finisce alta ed il colpo di testa di Pancheri si spegne tra le braccia di Guagnetti. Nel finale arriva anche la beffa del terzo gol veronese con un tiro improvviso di Marangi dalla trequarti, che coglie di sorpresa Nervo, apparso non impeccabile in quest'occasione.

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