Mazzone torna in gruppo con la Trentino volley

Quattro doppie sessioni giornaliere di allenamento in sei giorni (solo mercoledì e sabato la squadra si allenerà una volta) contraddistingueranno la quinta settimana di preparazione di Trentino Volley. I Campioni d’Italia hanno inaugurato il nuovo periodo di lavoro stamattina in sala pesi del PalaTrento, dove saranno di scena anche giovedì e venerdì, con due ore di esercizi divisi in due gruppi visto che il numero di atleti a disposizione dello staff tecnico è ulteriormente cresciuto passando da nove a dieci.
 
Da oggi in gruppo i “Mazzone” diventano due; dopo aver concluso sette giorni fa la propria estate azzurra, in cui ha disputato in rapida successione European Games, Mondiale Under 23 e Mondiale Under 21, Tiziano ha iniziato la propria seconda stagione consecutiva nella rosa della prima squadra gialloblù, aggiungendosi all’omonimo Daniele, a Djuric, Nelli, De Angelis e a giocatori “ospiti” come Mechkarov, Seganov, Georgiev, Suljagic e Noda Blanco.
 
«Ho vissuto quattro mesi davvero molto impegnativi con le Nazionali giovanili - ha spiegato lo schiacciatore laziale -: ho girato il mondo giocando in Azerbaijan, Emirati Arabi e Messico e ho avuto l’opportunità di disputare tante partite da titolare, cosa che inevitabilmente nella scorsa stagione non mi era stata possibile. E’ stato un periodo molto stimolante, coronato dalla vittoria di una medaglia di bronzo al Mondiale Under 21: un traguardo che inseguivano da anni con quel gruppo. Il lavoro che ho portato avanti durante l’ultimo campionato accanto a grandi campioni mi è servito tantissimo nel momento in cui sono tornato a giocare con ragazzi della mia stessa età».
 
«Il mio obiettivo in vista della nuova stagione non cambia rispetto al passato - ha proseguito Tiziano Mazzone -. Sono qui per aiutare la squadra, dare il massimo soprattutto in allenamento e farmi trovare pronto quando ci sarà bisogno di me in partita, visto che la stagione sarà molto intensa e ricca di appuntamenti infrasettimanali. Ho ceduto volentieri il numero 12 che indossavo nella stagione dello scudetto a Djuric, perché quella qui a Trento è sempre stata la sua maglia e ho deciso di prendere il 5 che in passato è stato già di un grande schiacciatore come Juantorena. Sia chiaro, nessun tentativo di paragonarmi a lui; l’ho scelto perché indossare una divisa con cui è stata scritta la storia di questa Società per me rappresenta un bello stimolo». 
 

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