L'ebbrezza della vetta, due anni dopo

di Guido Pasqualini

Vale quello che vale, nel senso che Modena (di riposo domenica scorsa) ha giocato una partita in meno, ma fa sempre tanto piacere ritornare da soli in vetta alla serie A1 di volley, L'ultima volta fu quasi due anni fa. Era il 10 marzo 2013, giornata finale della regular season 2012/13 chiusa con la vittoria esterna a Ravenna. Quell'anno finì alla grande, con lo scudetto conquistato in gara 5 al PalaTrento contro Piacenza e Giacomo Sintini mvp. E, se qualcuno vuol vederci la mano del destino, nel giorno in cui l'Energy Diatec Trentino è balzata di nuovo al comando della classifica, Jack è tornato a vincere con la sua nuova squadra, la Tonno Callipo Vibo Valentia che ha conquistato la Coppa Italia di serie A2 contro tutti i pronostici, visto che al termine del girone di andata era settima. Non solo: in panca Vibo ora ha Luca Monti, il coach che nel 2013 era proprio sulla panchina della Copra Piacenza in quella finale scudetto...


Trento è dunque in testa, intenzionata a rimanerci almeno per tutto il mese di febbraio. Le prossime due partite le giocherà in casa, in un PalaTrento ribattezzato «Fort Stoytchev» considerato che con il ritorno in panchina dell'allenatore bulgaro la Diatec in casa non ha più perso. Prossima avversaria sarà una Cmc Ravenna apparsa in crisi domenica nel match perso incredibilmente in casa per 0-3 contro Monza. Più difficile sarà il match in programma domenica 22 febbraio, quando al PalaTrento arriverà la Top Latina, la squadra del nuovo assistant coach della nazionale Blengini che si trova in sesta posizione. Poi l'1 marzo, nel nuovo palazzetto di Civitanova Marche, la partita della verità contro la Lube Macerata: vincere vorrebbe dire mettere una forte ipoteca su uno dei primi due posti in classifica. Sarà difficile ma non impossibile anche perché i marchigiani nel frattempo dovranno cercare di qualificarsi per la Final four di Champions League (primo impegno nei Playoff 12 domani sera in casa contro i polacchi dello Skra Belchatow).


Il segreto di questa Energy lo ha rivelato Emanuele Birarelli, ieri pomeriggio ospite negli studi di SkySport24: «La nostra squadra - ha sottolineato il centrale marchigiano - è un gruppo con una forte identità perché la rosa è composta da giocatori che militano in questa società da tanti anni come me Kaziyski, Zygadlo e Colaci o altri che sono cresciuti nel settore giovanile e che si affacciano ora in prima squadra. Sentiamo quindi tutti forti l'attaccamento ai colori di questa maglia e alla società: nessuno pensa che quello in corso sia solo un anno di passaggio».
Poi il capitano parla dei due giovani gialloblù che si stanno imponendo all'attenzione della SuperLega. «Gabriele Nelli è un opposto ancora con poca esperienza perché ha cambiato ruolo da un paio di anni. Mi ricorda Ivan Zaytsev, che da palleggiatore diventò opposto. Ha quindi grossi margini di miglioramento ma è un grande talento fisico - ha aggiunto - : nel test di vertek, ad esempio, tocca oltre tre metri e settanta. Hanno dovuto fargli la scarpe su misura visto che ha il 52 di piede. Avrebbe bisogno di giocare un paio di stagioni da titolare per crescere ancora. Simone Giannelli è ancora più giovane di Nelli ma è un ragazzo molto bravo e più maturo dell'età che ha. Non dimostra 18 anni e sa già stare a suo agio in un gruppo più esperto». Se son rose...

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