Impresa Seppi agli Australian Open: battuto Federer in 4 set

Impresa di Andreas Seppi nel terzo turno degli Australian Open, il primo Slam stagionale in corso sul cemento di Melbourne. Davanti ai 15mila spettatori della Rod Laver Arena, il tennista altoatesino ha superato lo svizzero Roger Federer, numero due del tabellone e del ranking Atp, con il punteggio di 6-4 7-6(5) 4-6 7-6(5), maturato dopo due ore e 56 minuti. Nelle dieci precedenti sfide, l’azzurro aveva sempre perso contro il fuoriclasse elvetico, racimolando appena un set nel 2012 a Doha. Domenica, negli ottavi, Seppi attende il vincitore della sfida tra il beniamino di casa, il giovane australiano Nick Kyrgios, e il tunisino Malek Jaziri. Per il trentenne di Caldaro sarà il quarto ottavo di finale nei major dopo il Roland Garros 2012 e Australian Open e Wimbledon nel 2013.

La cronaca. Dopo essersi aggiudicato i primi due set (il secondo rimontando dal 3-5 al tie break), Seppi, numero 46 del ranking, ha perso la terza frazione contro un Federer che aveva ritrovato concentrazione e grinta, commettendo meno errori e doppi falli. Nel quarto set, rivelatosi cruciale, equilibrio fino al 6-6 e nel tie break fino al 5-5. A quel punto, accelerazione decisiva di Andreas, che ha trionfato al secondo match point, con un bel passante lungolinea di diritto.

«È stata una bellissima giornata, tra le migliori della mia carriera, ma non c’è nulla da festeggiare, mica ho vinto il torneo». Smorza i toni, modesto e concreto come sempre, Andreas Seppi dopo la storica vittoria contro Roger Federer - prima in 11 sfide - nel terzo turno degli Australian Open. E rivela che il fuoriclasse svizzero a fine match gli ha fatto i complimenti: «Bravo, mi ha detto stringendomi la mano. Hai anche chiuso con un punto pazzesco».
«Sono soddisfatto perché ho tenuto un livello di gioco molto alto per tre ore contro un avversario forte come Roger. Non era facile», ha aggiunto il 30enne altoatesino. «Ora devo restare calmo e concentrato e mantenere questo livello di gioco nel prossimo incontro. Stasera solita cena e poi a dormire», il programma di Andreas.
Federer, dal canto suo, ha ammesso che non avrebbe dovuto permettere a Seppi di aggiudicarsi le prime due frazioni, e che quello è stato il punto di svolta. «Sapevo quanto fosse importante quel tie break del secondo set, chiaramente mi ha molto danneggiato perderlo», ha detto il 33enne di Basilea, aggiungendo che il finale non è stato bello per lui.

«Se me lo aspettavo? Ad un certo punto abbiamo capito che Andreas il match poteva vincerlo davvero ed è stato un bel salto di qualità. Sulla Rod Laver Arena contro Federer, la qualificazione agli ottavi...». Massimo Sartori, coach di Seppi, non nasconde la gioia e la soddisfazione per un’impresa che resterà scolpita nella storia del tennis azzurro. «Andreas meritava una vittoria del genere - dice Sartori - è uno dei tennisti più importanti della storia italiana. Penso anche che la sconfitta con Djokovic del 2012 al Roland Garros, quando anche lì era andato avanti di due set, gli sia servita oggi. Nel quarto set ha gestito bene il gioco mettendo pressione a Federer. È stato molto lucido e pronto fisicamente, anche perché Roger ha cambiato un paio di volte la strategia, accelerando quando si è accorto che il match gli stava sfuggendo di mano». Seppi si era allenato con lo svizzero giovedì scorso alla vigilia del torneo. Lo racconta lo stesso Sartori: «Per la prima volta aveva vinto 7-6, c’era già qualche segnale...
Roger stima molto sia lui, di cui apprezza la serietà, che tutto il suo staff. Dieci anni nei primi 70 del ranking non sono uno scherzo e Roger lo sa». Poi torna sull’ultimo punto, quello del match point: un passante lungo linea di rovescio che si è spento sulla riga. «All’inizio pensavo che la palla fosse uscita. Ho vissuto la stessa emozione del 2011, quando Andreas vinse a Eastbourne il primo titolo Atp in carriera. Speravo che ci arrivasse prima, ma è un atleta integro fisicamente e ha davanti ancora due, tre anni ad altissimo livello. Il nostro obiettivo immediato è puntare ai primi 20, poi si vedrà».

Si è fermata invece al terzo turno la Errani. La 27enne romagnola, numero 14 mondiale, ha ceduto per 4-6 6-4 6-3, in due ore e 14’, alla Wickmayer, più giovane di due anni e 66 gradini più in basso nel ranking, che si è aggiudicata la quarta delle loro sei sfide. Reduce da problemi fisici alla fine del 2014, Sara, che prima di Melbourne era stata sconfitta dalla slovacca Hantuchova a Auckland e dalla spagnola Muguruza a Sydney, ha accusato un calo dalla seconda frazione ed è apparsa non al meglio della forma. «Nel secondo set - ha spiegato - ho avuto tante occasioni per scappare, penso sia stata una buona partita, la mia avversaria ha giocato molto bene, ha messo a segno ben 54 vincenti. Pensavo sbagliasse qualcosa in più, invece è stata anche brava a variare il gioco. Complimenti a lei».
Il miglior risultato della Errani negli Open d’Australia restano quindi i quarti di finale del 2012.

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