Cormio: «Trento ha giovani interessanti, può arrivare in semifinale»

di Andrea Cobbe

La forma è sempre quella di un tempo. Anche domenica pomeriggio, a Forlì, Beppe Cormio ha seguito con passione la partita della propria squadra da bordo campo e ha pure polemizzato, con molte ragioni, con la coppia arbitrale quando ha concesso alla Energy TI un video-check richiesto con modalità sbagliate. Appena terminate le ostilità, però, è tornato nei panni di general manager e ha analizzato con serenità una sfida che la squadra di Stoytchev ha vinto con un punteggio sin troppo largo per ciò che si era visto in campo. Una vicenda abbastanza simile a quella occorsa un anno fa, quando la Cmc si presentò priva del palleggiatore Toniutti infortunatosi nell'ultimo allenamento prima del match contro Lanza e compagni.

Quanto ha pesato sulle spalle della Cmc l'assenza dell'opposto titolare, Renan? Jeliazkov ha disputato un bellissimo secondo set, ma negli altri si è un po' perso? «Ha pesato soprattutto perché ci ha costretto a cambiare meccanismi di gioco - afferma l'ex gm della Trentino Volley - e il modo di servire il posto-2, ma dovremo farcene una ragione, perché purtroppo Renan mancherà per parecchio tempo. Dovremo pensare a soluzioni nuove, soprattutto per le partite che affronteremo a dicembre, quando affronteremo le avversarie da battere per conservare una posizione di metà classifica. In quanto a questa partita, i ragazzi avrebbero meritato almeno un set, ma non sarebbe cambiato moltissimo».

Avete costruito una squadra giovane, che si è già tolta molte soddisfazioni. Può andare lontano? «Per pochissimo non è la più giovane in assoluto del campionato, si fonda su tanti ragazzi del '93, '94 e '95, che hanno buoni mezzi e che da partite come queste possono imparare molto. Una società come la nostra, d'altronde, deve muoversi sul mercato in questo modo, perché il budget ci pone dei paletti precisi. Il rischio, quando si trovano giocatori di talento, è che poi i club più attrezzati te li portino via: purtroppo il campionato è sempre meno equilibrato anche per questa distribuzione asimmetrica delle risorse e non è un bene per la nostra Superlega. Speriamo che in futuro le cose cambino».

La scelta di giocare a Forlì vi potrebbe penalizzare a gioco lungo? «No, non credo. Il palasport di Ravenna purtroppo viene utilizzato da molti eventi fieristici e quindi la sua disponibilità non è compatibile con le esigenze di una squadra di serie A, per cui abbiamo deciso di spostarci e non ci sono motivi di rimpianto. Il pubblico ci ha seguito, anche oggi c'erano 2.500 persone, la cifra che ci ha accompagnato lo scorso anno al Pala De André».

Come hai visto la tua ex squadra? «Molto competitiva, con tanti giocatori bravi e tanti giovani interessanti alle loro spalle, che si stanno mettendo in luce. Sono particolarmente contento di vedere Zygadlo di nuovo in campo. Direi che la Energy TI può aspirare a conquistare la semifinale per poi giocarsi tutto: niente è scontato nei playoff».

Macerata e Modena partono una spanna sopra le altre? «La Lube vista qualche settimana fa a Forlì direi di sì, perché ha giocato una partita strepitosa, Modena invece l'ho osservata solo al video e mi sembra molto forte. Sono le due formazioni che oggi hanno qualcosa in più delle altre, ma non significa automaticamente che vinceranno lo scudetto».

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