Mondiali, niente schermo in piazza Duomo ed è polemica

I mondiali di calcio inizieranno tra circa una settimana e i trentini che vorranno vedere le partite lo dovranno fare in casa, oppure seduti in qualche bar. Anche per questo evento il Comune di Trento, infatti, è intenzionato a non concedere alcuna autorizzazione per l'istallazione di un maxi-schermo in piazza DuomoI tuoi commenti

di Giuseppe Fin

Bar piazza DuomoI mondiali di calcio inizieranno tra circa una settimana e i trentini che vorranno vedere le partite lo dovranno fare in casa, oppure seduti in qualche bar. Anche per questo evento il Comune di Trento, infatti, è intenzionato a non concedere alcuna autorizzazione per l'istallazione di un maxi-schermo in piazza Duomo. «Questa amministrazione ci deve dire cosa vuole fare della piazza centrale della città perché non concedere, nemmeno in occasione dei mondiali, l'istallazione di un maxi schermo non ha alcuna giustificazione visto che lo pagavamo noi». A dirlo è Walter Botto, titolare del Bar Tridente e  di altri locali della città che per primo si è mosso per cercare di  promuovere una cordata di locali per sostenere anche economicamente l'installazione di un maxi schermo.


«Ho sentito proprio l'altro ieri - ci spiega - un'agenzia per richiedere dei preventivi e mi è stato detto che il Comune non concederà alcuno spazio in piazza Duomo. Siamo davanti all'ennesimo no dell'amministrazione e non si può andare avanti in questo modo. Paghiamo come locali affitti da piazza Duomo e chi dovrebbe occuparsene sta facendo morire questo posto».
La linea dell'amministrazione comunale non è nuova. Già in passato è stata cancellata la possibilità dei festeggiamenti di Capodanno, di fare concerti e  di promuovere addirittura un Mercatino di Pasqua. Sì, vengono fatte altre iniziative come il Festival dell'Economia (la piazza e i bar erano pieni, nello scorso weekend) ma non va giù a nessuno che il Comune non conceda la piazza per guardare le partite del Mondiale di calcio».


«Prima ci dicono che dobbiamo spegnere la musica alle 23.30 - spiega Botto - poi quando ci organizziamo assieme per delle iniziative subito ci bloccano. Abbiamo un'amministrazione che non ha una linea comune su questo settore, ma che è pronta a dire di no a tutto. Senza contare che gli assessori certe volte cercano di perdere tempo per poi dire che è troppo tardi per organizzarBar piazza Duomoe. È ora di dire basta».
Sulla stessa linea anche la battagliera Vilma Tomasi del Cafè 34 che chiede al Comune di avere più coraggio. «Saremo una delle poche città - spiega - in Italia a non avere un maxi schermo nella piazza centrale. È vergognoso, perché si sta perdendo un'occasione importante non tanto per aiutare i locali ma soprattutto per creare comunità e anche socializzazione. Non tutti possono permettersi di sedersi in un bar e spendere dei soldi per pagarsi da bere e guardare la partita. Avere un maxi schermo permetterebbe di rendere almeno per qualche giorno viva questa piazza».


Anche per la titolare del Cafè 34 «quando le attività commerciali cercano di mettersi assieme per organizzare qualcosa vengono immediatamente bloccate dal Comune. Mi chiedo quale disturbo darebbe un maxi schermo e soprattutto per quale motivo non è stato lasciato quello del  Festival dell'Economia». Nel caso il Comune di Trento confermasse il proprio no al maxi schermo l'unica possibilità per i bar sarebbe quella di posizionare in proprio delle tivù all'esterno. Questo comporterebbe, ha spiegato ieri Walter Botto, il pagamento di 600 euro per ottenere l'autorizzazione.


«Vogliono mandarci tutti a dormire - dice Amedeo Gaudio del Bar Italia - e il Comune non sta capendo che in questa piazza negli ultimi tempi c'è stata una recessione spaventosa di presenze. I Mondiali di calcio sono un evento popolare  e, magari, se il Comune dava l'autorizzazione, la spesa per il maxi schermo la dividevamo tra le diverse attività. Ora vedremo cosa fare».
Giudizi negativi per la gestione della piazza anche da Giovanna Mosna, titolare dell'Hotel Aquila d'Oro:  «Avendo una struttura ricettiva - spiega - stiamo risentendo di come viene gestita piazza Duomo. Per alcuni eventi come i Mondiali è un peccato che l'amministrazione si comporti in questo modo».

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