«Juantorena e Raphael via, proviamo a tenere Kaziyski»

«Non so se Juantorena e Raphael abbiano già firmato il contratto - afferma il presidente della Trentino Volley Diego Mosna - ma mi pare ormai chiaro che la prossima stagione la disputeranno con la maglia dell'Ankara. Noi non saremmo stati in grado di onorare i loro contratti e quindi a malincuore abbiamo dovuto fare questo sacrificio. Ci tengo però a chiarire che si tratta di prestiti, non di cessioni. Ora la priorità è confermare Kaziyski»

di Andrea Cobbe

itas volley mosna Kaziyski

La notizia che riguarda l'imminente partenza di Raphael e Juantorena verso lidi turchi ha scosso, come si poteva immaginare, l'ambiente pallavolistico trentino e non. In casa Itas Diatec queste sono ore frenetiche per modellare l'organico che affronterà la prossima stagione e i punti di domanda a fine giugno sono ancora moltissimi. Per cercare di capirne di più abbiamo bussato alla porta di Diego Mosna, che ci ha aiutato a sistemare qualche tassello al proprio posto e a fare chiarezza su alcuni punti ancora poco chiari dopo settimane di riservatezza.
 

Cominciamo dal capitolo più doloroso, per i tifosi, quello relativo alle partenze. Ci conferma che Raphael e Juantorena sono ormai ad un passo dall'Halkbank Ankara?  
«Non so se abbiano già firmato il contratto - afferma il presidente della Trentino Volley - ma mi pare ormai chiaro che la prossima stagione la disputeranno con la maglia della squadra turca. Noi non saremmo stati in grado di onorare i loro contratti e quindi a malincuore abbiamo dovuto fare questo sacrificio. Ci tengo però a chiarire che si tratta di prestiti, non di cessioni».
 

Quindi questo significa che fra un anno potrebbero tornare a Trento?  
«Se le condizioni economiche ce lo consentiranno torneranno di certo. E con loro anche Stoytchev. Ma per poterlo fare servono nuovi sponsor, che ad oggi non siamo riusciti a trovare».
 

A proposito dell'allenatore, ci ha stupito la separazione da una figura che negli ultimi sei anni è stata motore del progetto Trentino Volley e che di recente aveva dichiarato di esservi legato a doppia mandata. Cosa è successo di preciso?
«Nulla di particolare. I rapporti fra noi sono sempre stati ottimi e se è maturato questo divorzio è solo perché la Trentino Volley non può permettersi il contratto che lui merita. Secondo me è il numero uno al mondo, in questo momento, ed è giusto che vada dove ci sono risorse adeguate».
 

Il suo sostituto sarà quindi Roberto Serniotti?  
«Stiamo parlando con lui e con altri tecnici e poi decideremo. Ora, tuttavia, la priorità è confermare Kaziyski, dalla sua decisione dipenderanno molte cose. Matey è una bandiera per la nostra società ed un esempio di attaccamento alla maglia che ha pochi eguali negli sport di squadra. Si è reso disponibile a ridurre il proprio ingaggio pur di rimanere a Trento ed io spero che alla fine le cose vadano così».
 

Quali sono gli ostacoli?  
«Il fatto che è molto legato a Stoytchev ed è tentato di raggiungere lui, Raphael e Juantorena. Io temo che la trattativa sia già a buon punto, ma la speranza rimane».
 

Parliamo degli altri ruoli vacanti. L'opposto sarà Sokolov?  
«Sì, questo lo diamo per scontato. È un nostro giocatore e la prossima stagione vestirà la maglia della Trentino Volley».
 

Per quanto riguarda il libero sembrava scontato che fosse Salvatore Rossini l'erede di Andrea Bari, ma non avete ancora ufficializzato nulla. Come mai?
«Perché solo quando conosceremo con esattezza il budget potremo capire se potremo permettercene due, come nelle ultime stagioni, o uno soltanto. Nel secondo caso dovremmo sacrificare uno fra lui e Colaci e questa decisione non è ancora stata presa. In ogni caso Rossini ha già firmato il contratto con Trentino Volley».
 

In posto-4, anche se Kaziyski dovesse decidere di rimanere servirà comunque qualche nuovo giocatore. È il momento di Filippo Lanza?
«Sì, la nostra idea è di schierarlo in diagonale con Kaziyski e di tenere anche Michele Fedrizzi, di ritorno dal prestito a Verona, che sarà il primo cambio per le due bande. Qualora dovessimo rinunciare anche al nostro capitano bisognerà tornare sul mercato e cercare uno straniero competitivo».
 

Per quanto invece attiene a Djuric viene dato da tempo già accasato a Cuneo. È così?
«Non abbiamo ancora ufficializzato il suo prestito perché, potendo giocare da opposto, lo teniamo come carta da giocare in extremis qualora dovesse insorgere qualche problema con Sokolov, ma la sua partenza è quasi certa».
 

Infine il palleggiatore, un ruolo chiave in qualsiasi squadra di pallavolo.  
«Ci sono varie ipotesi ed è prematuro fare dei nomi - conclude Diego Mosna - anche perché una parola decisiva in questo senso la avrà il nuovo allenatore. Per ora le priorità sono la conferma di Matey e la scelta del nuovo tecnico. Il resto lo decideremo in seguito».

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