Peghini ha deciso Nasce l'Ac Trentino

Nuovo nome, trasferimento della sede sociale a Trento, nel capoluogo, ed un campionato di serie D da giocare allo stadio «Briamasco», senza nessuna alleanza con le altre squadre della provincia: questi i passi nel prossimo futuro della Fersina Perginese, che, salvo ribaltamenti dell'ultimo secondo, dalla prossima stagione si chiamerà Ac Trentino

di Michele Gretter

ultras trento calcio tifosi briamascoPERGINE - Nuovo nome, trasferimento della sede sociale a Trento, nel capoluogo, ed un campionato di serie D da giocare allo stadio «Briamasco», senza nessuna alleanza con le altre squadre della provincia: questi i passi nel prossimo futuro della Fersina Perginese, che, salvo ribaltamenti dell'ultimo secondo, dalla prossima stagione si chiamerà Ac Trentino.
Tutto si può dire di Pergine, ma non che manchino i colpi di scena: quando tutti si aspettavano la fine della squadra giallonera, con la conseguente cessione dei diritti al Trento di patron Bizzozero (che non ha quote) e dell'amministratore delegato Belfanti della cordata mantovana, ecco che dal cilindro del vulcanico presidente Francesco Peghini esce una nuova idea che scompagina le carte.
Dopo due mesi intensi, durante i quali è stata ventilata prima la fusione col Mezzocorona (che punta invece ad un ripescaggio autonomo in serie D per propri meriti, grazie anche ad una buona posizione nell'elenco delle papabili in Lega Nazionale a Roma), poi la ripartenza dalla Seconda categoria ed infine l'accordo con il Trento per creare una nuova società, ecco il quarto capitolo della saga, ratificato dall'assemblea dei soci, che venerdì sera si è trovata in sala Rossi per decidere come muoversi nei prossimi mesi.
«Negli ultimi giorni - ha affermato Peghini - sono emersi nuovi fatti, che ci hanno consigliato di proseguire la nostra avventura da soli: dalla Provincia ci hanno confermato che in caso di cessione del titolo sportivo della D (la Fersina è l'unica squadra regionale che si è salvata la passata stagione) al Trento, molto probabilmente avremmo perso i contributi per il rifacimento della struttura di viale Dante. Questo fatto, unito ad alcuni pareri contrari da parte di politici e possibili sponsor, ci hanno fatto riflettere sulla possibilità di proseguire da soli, spostando però l'attività della prima squadra a Trento, visto il poco interesse dimostrato dai perginesi e dall'amministrazione locale».

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