Itas batte Roma  Juantorena strepitoso

Roma si conferma la vittima preferita di Trento che, seppur soffrendo le fatidiche sette camice, rifila ai capitolini la decima sconfitta in altrettanti scontri diretti. Un successo, ottenuto in quattro set, che mette di fatto la parola fine sul capitolo regular season. Non c'è ancora l'ausilio della matematica, quella potrebbe arrivare però già domenica quando la Diatec andrà a far visita alla Bre Banca Cuneo

di Marco Fontana

TRENTO - Roma si conferma la vittima preferita di Trento che, seppur soffrendo le fatidiche sette camice, rifila ai capitolini la decima sconfitta in altrettanti scontri diretti. In vetrina il solito imprendibile Juantorena, a più riprese osannato dal pubblico del PalaTrento ed assoluto mattatore della serata, un po' come accadde nella gara d'andata, ricordata soprattutto per il servizio alla coreana del cubano che fece tanto arrabbiare l'entourage romano. Rispetto alla gara con Vibo, Stoytchev decide di affidarsi al sestetto tipo, con l'unica eccezione di Sokolov, in campo al posto di Stokr. Orfano del centrale australiano Passier, Giani preferisce gli ex trevigiani Sabbi (brillante la sua prestazione) e Maruotti a Bencz e Cisolla.
Un servizio efficace ed un muro attento consentono all'Itas di archiviare senza particolari affanni la prima frazione. I muri di Djuric (tre ne set) e l'alta efficienza in ogni fondamentale di Juantorena mettono alle corde la M.Roma, rimasta in partita fino al secondo tempo tecnico grazie soprattutto al micidiale filotto dalla linea dei nove metri di Sabbi (tre ace di fila per il 15-14). Da qui in poi si è assistito ad un monologo di Trento, con Djuric grande protagonista prima al servizio, poi a muro (23-20) prima del sigillo finale del solito Osmany (muro su Sabbi per il 25-21).
Cambia il campo ma non l'inerzia del match visto che è ancora una volta Juantorena a scavare il solco tra le due formazioni (ace del 5-1). Raphael è abile a riportare in partita dopo un primo set anonimo Kaziyski (pipe del 10-7 e 100% nel set) ma qualche indecisione di troppo nella metà campo dei campioni d'Italia consente ad una diligente M.Roma di rifarsi sotto, anche in questa circostanza con l'ace di un ispirato Sabbi (15-14). A rimettere le cose a posto ci pensa Kaziyski che manda in tilt la seconda linea neroverde spingendo Trento sul 19-15. Giani si gioca le carte Bencz e Paolucci, il gioco dell'Itas fatica a decollare (20-18) ma nel momento del bisogno è sufficiente affidarsi a Juantorena per portarsi sul due a zero (25-21). Con Bjelica al servizio Roma mette il naso avanti (3-5), sale in cattedra anche Maruotti (88% nel set) e la ricezione trentina annaspa vistosamente (6-10). Con Maruotti su ottimi standard i laziali cambiano volto, il cambio-palla è molto più fluido ed il muro trentino non riesce più ad esaltarsi come nei set precedenti (18-22). L'ace di Kaziyski illude (22-23) ma l'ottimo Sabbi chiude i conti con due attacchi consecutivi (23-25). L'Itas accusa il colpo ed anche nel quarto set è la M.Roma a fare la voce grossa (7-10) con Lebl attentissimo a muro. Con Sokolov al servizio Trento recupera due break (12-13), entra Cisolla per Maruotti (lieve distorsione alla caviglia) e Roma allunga ancora (15-18). Il tie break sembra essere alle porte ma Zaytsev e compagni non hanno fatto i conti con Juantorena: il cubano spinge Trento al sorpasso (19-18), si va via punto a punto fino al 24-23 quando l'attacco di Sabbi viene giudicato out (e non toccato) dagli arbitri. Roma non ci sta (il tocco del muro pareva esserci, ndr) e protesta vivacemente.

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