Pandemia / I numeri

Aumenta l'occupazione dei posti in ospedale, cresce lo spettro dell'area gialla

Anche in Trentino la situazione tende al peggioramento, ecco i dati del nuovo monitoraggio settimanale. In Alto Adige l'incidenza massima: 556 casi per 100mila abitanti

BOLLETTINO Una vittima e 20 nuovi ricoveri in un solo giorno, i drammatici dati in Trentino

ROMA. Il monitoraggio settimanale della pandemia in Italia oggi indica un nuovo peggioramento della tendenza generale su diffusione del virus e occupazione di posti ospedalieri, con la prospettiva che altre zone, Trentino compreso, possano presto scivolare in area gialla.

In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (37.278 contro 30.966 della settimana precedente).

La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in aumento (34% contro il 33% della scorsa settimana).

È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (40% contro il 45%), mentre sale la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26% contro il 22%).

L'incidenza settimanale dei contagi a livello nazionale continua ad aumentare: 176 per 100mila abitanti (3-9 dicembre 2021) contro 155 per 100mila abitanti della scorsa settimana (26/11-2/12).

In Alto Adige l'incidenza massima, con il valore di 556,1 casi per 100mila abitanti.

Seguono, con valori ampiamente oltre soglia, il Friuli Venezia Giulia (378 casi per 100mila), Veneto (365,5) e Valle d'Aosta (266,4).

Tutte le Regioni e Province autonome, tranne una, superano comunque la soglia di allerta fissata a 50 casi per 100mila abitanti, limite oltre il quale risulta complesso attuare il tracciamento dei casi.

L'unica Regione a registrare un valore sotto soglia è il Molise, con 28 casi per 100mila abitanti.

Sull'indice di trasmissibilità nel periodo 16 novembre-29 novembre 2021 si rileva che l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,18 (range 1,06-1,24), leggermente in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando era pari a 1,20) ma al di sopra della soglia epidemica.

Lo evidenzia il monitoraggio della Cabina di regia, i cui dati sono comunicati dall'Istituto superiore di sanità.

Cresce, anche questa settimana, l'occupazione dei reparti ospedalieri.

Il tasso medio di occupazione in terapia intensiva è all'8,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 9 dicembre) contro il 7,3% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 2 dicembre).

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 9 dicembre) contro il 9,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 2 dicembre).

Venti Regioni e Province autonome risultano classificate a rischio moderato questa settimana.

Una regione - il Molise - è classificata a rischio basso.

Dodici Regioni e Province autonome riportano un'allerta di resilienza.

Lo evidenzia il monitoraggio della Cabina di regia, i cui dati sono comunicati dall'Istituto superiore di sanità.

Sette Regioni e Province autonome superano, questa settimana, la soglia di allerta per l'occupazione di posti letto covid nelle terapie intensive, fissata al 10%. Sono la Calabria (all'11,8%), Friuli Venezia Giulia (14,3%), Liguria (12,4%), Marche (14,8%), Bolzano (18%), Trento (16,7%), Veneto (12,4%). L'Emilia Romagna registra un valore pari al 10%.

Superano invece la soglia di allerta del 15% per l'occupazione dei reparti di area medica quattro Regioni e Province autonome: Calabria (al 16,8%), Friuli Venezia Giulia (23,3%), Bolzano (19,2%), Valle d'Aosta (24,2%).

"Siamo ancora in una fase non facile, questa nuova ondata di covid sta toccando molto significativamente l'Europa e anche in Italia c'è una oggettiva crescita dei nuovi contagi, anche se siamo ancora uno dei Paesi con un quadro epidemiologico migliore, e ciò grazie alla campagna di vaccinazione che è la leva primaria. Dobbiamo avere fiducia nella scienza", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, ricordando che ieri è stata superata la soglia dei 100 milioni di dosi somministrate.

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