Salute / L’allarme

Medici preoccupati: l’influenza tornerà a colpire ferocemente durante questa stagione

La mancata immunizzazione al virus influenzale dello scorso anno potrebbe aver indebolito le nostre difese immunitarie dando modo alla malattia di essere più aggressiva

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ROMA. Con l'allentamento delle restrizioni contro il Covid-19 che stanno andando di pari passo all'aumento dei vaccinati, altri virus respiratori, rimasti in sordina lo scorso anno, come l'influenza e il virus respiratorio sinciziale, potrebbero manifestare picchi di contagio nei prossimi mesi. A descrivere come la pandemia abbia comportato e comporterà grandi cambiamenti nella diffusione di altri patogeni è un articolo pubblicato sul sito web di Nature.

L'influenza stagionale, ad esempio, per la maggior parte del 2020 e del 2021 è praticamente svanita. Ma la maggior parte degli esperti concorda sul fatto che si riprenderà, forse ferocemente, poiché le restrizioni di viaggio e gli interventi sociali progettati per frenare il Sars-cov-2, come indossare la mascherina e mantenere il distanziamento, diminuiranno.

"Una volta che dimentichiamo le nostre buone pratiche sanitarie - afferma Robert Ware, epidemiologo presso la Griffith University nel Queensland, in Australia - è probabile che l'influenza torni a colpire duramente". Anche perché troverà sistemi immunitari poco allenati a fronteggiarla. §

Quanto alle infezioni da virus sinciziale (RSV), responsabile di circa il 5% dei decessi nei bambini sotto i 5 anni in tutto il mondo, con la pandemia Covid sono scese ai minimi storici per un anno ma poi hanno iniziato a salire ad aprile 2021, anche per via di in accumulo di neonati suscettibili: i picchi fuori stagione, ovvero intorno ad aprile 2021, sono stati osservati In Usa, Sud Africa, Giappone, Australia e Paesi Bassi.

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