Ottanta nostalgia, tra cubi Rubik, walkman e Goldrake

Il cubo di Rubik e il walkman, Candy Candy e Dylan Dog, il matrimonio di Lady D e la vittoria ai Mondiali, 'Il pranzo è servito' e 'Indovina chi?': immagini degli anni Ottanta scolpite nella memoria collettiva e protagoniste di 'Ottanta nostalgia', la 'non-mostra' che il Museo del Fumetto a Milano dedica al decennio che ha formato, con i suoi eccessi e le sue mode, i quarantenni di oggi e che sta vivendo un'autentica riscoperta da parte delle nuove generazioni.

Giochi, giornali, dischi, manifesti cinematografici, modellini, fumetti, giochi in scatola, memorabilia, videogames e tutto quello che rese, nel bene e nel male, quel decennio indimenticabile, dal 20 maggio  esposti in un percorso cronologico che vuole rapire il visitatore sulla scorta della nostalgia, ma anche aiutare chi non ha vissuto quel periodo a comprenderlo meglio. Grazie all'esposizione di cimeli provenienti da collezioni private e dall'archivio della Fondazione Franco Fossati, si passeggia di anno in anno, tra un cubo di Rubik (con 100 milioni di pezzi venduti nel solo 1982) e un walkman (con tanto di musicassetta con penna bic utilizzata per riavvolgere il nastro). Per poi ripercorrere l'invasione delle serie tv giapponesi, suddivise nelle canoniche categorie "senza famiglia" (da Candy Candy a Remì e Spank), "sportivi" (Jenny la tennista, Mimì, Mila e Shiro e due cuori nella pallavolo, Holly e Benji), "maghette" (Bia, Creamy, Lamù, Emi), fino agli immancabili robot (da Goldrake, il primo ad arrivare in Italia, a Mazinga, da Daltanious a Daitarn 3 e Gundam), senza dimenticare Lady Oscar o i Puffi, con le immancabili sigle cantate dai Cavalieri del Re e Cristina D'Avena.

Quando non guardavano la tv, i bambini erano presi dai giochi da tavolo come Brivido (la casa stregata con il teschio bianco che rotolando dalla torre centrale decideva il destino dei giocatori), Indovina chi?, Forza 4, L'allegro chirurgo e Cluedo o dai videogiochi, con le prime console da collegare al televisore, con autentici must come Pac-Man e Donkey Kong (padre del futuro Super Mario). I giocattoli più ambiti erano i Masters of The Universe, i Transformers, i GI Joe, la Barbie e i Mio Mini Pony. Per i bambini più creativi, c'erano invece i Lego e i Playmobil.

 

Al cinema spopolavano Indiana Jones, ET, I Goonies, Ritorno al Futuro, Ghostbusters. In TV si guardavano "Drive In" e "Dallas", alla radio passavano Madonna e i Duran Duran, ma anche "Il ballo del qua qua". Sul fronte fumetto negli Stati Uniti escono "Watchmen" e "Il ritorno del Cavaliere Oscuro", che cambiarono per sempre la figura del supereroe, ma anche Dylan Dog, che rivoluzionò il fumetto italiano. A livello di costume erano gli anni dei paninari, con i calzetti a quadrettoni, le Timberland e il Moncler, il piumino tornato di moda, come molte delle icone del decennio

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