Radiografie ai neonati nell'incubatrice con il 40% in meno dei raggi X

Radiografie fatte direttamente al letto dei pazienti e con il 40% in meno di dose radiante: è quanto consente di fare il sistema «Direct Radiography», approntato e messo in produzione dall’ospedale Gaslini di Genova per i neonati, come spiega lo stesso istituto sul suo sito.

Spesso infatti i piccoli ricoverati, in situazioni anche critiche, devono essere sottoposti a diverse radiografie nell’arco di poco tempo. Ecco perché è importante fare l’esame quando è veramente necessario, e alla più bassa dose di raggi X compatibile con una radiografia «leggibile» per fare la diagnosi. Il sistema utilizzato dal dipartimento di Patologia neonatale del Gaslini funziona direttamente «al letto del paziente» grazie a un recettore Dr (Direct Radiography).

Il sistema è composto da un «detettore» portatile, che sostituisce la vecchia cassetta radiografica, e invia via wireless le immagini catturate in formato digitale su appositi programmi. Con sistemi automatici poi li rielabora in formati 3D e vengono colorati artificialmente. In questo modo si ha un risparmio di dose radiante e una migliore qualità delle immagini radiografiche, con un’esposizione minima del paziente ai raggi X, pari a circa il 40% in meno di quella impiegata con le altre macchine. Gli esami vengono così eseguiti al letto dei piccoli pazienti in tempo reale, e l’immagine è disponibile in circa 5 secondi, e dopo 20 secondi su tutte le stazioni di lavoro per avere il referto medico. In questo modo il medico, durante la visita, può avere il referto del radiologo nel giro di pochi minuti.

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