Melanoma raddoppiato negli ultimi 30 anni. Parte la campagna «Il sole per amico»

Un'incidenza più che raddoppiata negli ultimi 30 anni, oltre 100.000 persone in Italia colpite e 10.000 nuovi casi ogni anno. È il melanoma, tumore della pelle subdolo e aggressivo. L'età media dei pazienti è di soli 50 anni e il 20% dei casi viene riscontrato in soggetti tra 15 e 39 anni. Alto, purtroppo, il tasso di mortalità (20% dei casi) perché spesso viene diagnosticato in fase avanzata o metastatica.

Per accendere i riflettori sul rischio di questa forma di cancro e sull'importanza di una corretta esposizione al sole parte oggi la campagna nazionale "Il Sole per amico", promossa dall'Intergruppo Melanoma Italiano, con il patrocinio del Ministero della Salute e dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica. Nata sulle indicazioni del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018, che raccomanda campagne di comunicazione per informare i giovani sui danni prodotti dall'eccessiva esposizione solare e artificiale, la campagna si articola in due fasi ed elenca 10 regole d'oro.


"È importante - spiega Ignazio Stanganelli, Responsabile del Centro clinico-sperimentale di Oncologia dermatologica dell'Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori - esporsi gradualmente, cominciando con 45-50 minuti il primo giorno e aumentando, via via, il tempi fino ad ottenere in 15-20 giorni un'abbronzatura uniforme e duratura. Si dovrebbe ridurre l'esposizione tra le 11 e le 15 e utilizzare indumenti, un cappellino e proteggersi con creme. I bambini devono essere assolutamente protetti dalle scottature e va evitata l'esposizione diretta dei neonati fino a 1 anno".

La campagna prevede inoltre uno spot interpretato da Licia Colò, attività d'informazione nelle stazioni di Roma e Milano a giugno e nelle località della Riviera Adriatica nei week-end di luglio, un sito web e una pagina Facebook. In autunno proseguirà nelle scuole elementari con attività educazionali che coinvolgeranno ragazzi, insegnanti e famiglie. "Vogliamo diffondere la cultura della prevenzione in particolare tra i bambini in età scolare e le loro famiglie - afferma il presidente dell'IMI Paola Queirolo - e creare un fronte comune tra medici cittadini e Istituzioni, contro il melanoma".

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