Mart, il Consiglio promuove la Collu

Collu promossa. Bernabè bocciato. Miorandi e Filippi bocciati o promossi a seconda del caso, più che altro in base all'orientamento politico del giudice. Provincia di Trento, sonoramente e unanimamente bocciata, con tanto di note di demerito. Questo, in sintesi, il sentimento del Consiglio comunale di Rovereto all'indomani dell'incontro con i vertici del Mart. Un'occasione unica, la prima volta in 13 anni per il supermanager a capo di Telecom nell'aula di Palazzo Pretorio

Collu promossa. Bernabè bocciato. Miorandi e Filippi bocciati o promossi a seconda del caso, più che altro in base all'orientamento politico del giudice. Provincia di Trento, sonoramente e unanimamente bocciata, con tanto di note di demerito. Questo, in sintesi, il sentimento del Consiglio comunale di Rovereto all'indomani dell'incontro con i vertici del Mart. Un'occasione unica, la prima volta in 13 anni per il supermanager a capo di Telecom nell'aula di Palazzo Pretorio. Una seduta di due ore e mezzo che da un lato, tramite l'intervento di Bernabè, ha ribadito il crollo dei finanziamenti per il museo di Corso Bettini («i finanziamenti da Trento andranno per l'80% al Muse, per il 20% al Mart»), dall'altro (Collu dixit) ha sancito la politica da adottare per far fronte ai bilanci striminziti: collaborazione con i privati e valorizzazione della collezione interna.
«Ha ragione Bernabè - commenta il capogruppo Pd  Paolo Mirandola  - quando dice che è mancata la risposta di Rovereto nei primi dieci anni di vita, che hanno imposto il museo sullo scenario internazionale. Certo, mi rendo conto della difficoltà, per un imprenditore, di immaginare un hotel di lusso o un ristorante stellato in un'area di piccole dimensioni come Rovereto. Però, un tempo «Il Borgo» c'era. I finanziamenti dei privati? Purtroppo non mi sembra il periodo dei mecenati, in quest'ottica sarebbe utile una defiscalizzazione delle donazioni agli enti culturali. Non vedo i finanziamenti al Muse cone un "furto" per Rovereto, ci mancherebbe. Certo è una realtà grande, affiancata ad un altra realtà grande, in un bacino di utenza ridotto. Sarà una ulteriore sfida».
«Se la città fino ad oggi si è appiattita in sonnacchiosa attesa - commenta  Francesco Volani , capogruppo Upt -, è anche perché l'atteggiamento del governo della città è stato per anni caratterizzato da mancanza di idee, sterile retorica e opportuno buonismo. Si sta consumando sotto i nostri occhi il fallimento della politica provinciale degli ultimi anni che dopo aver investito quantità enormi di denaro nella realizzazione di cattedrali della cultura ora non trova i finanziamenti per allestire mostre adeguate. La posizione del mio partito è sempre stata molto chiara, fortemente critica: si sono disperse nel vuoto le rassicuranti dichiarazioni dell'assessore Filippi nel consiglio comunale dello scorso ottobre ("non si parla nè di tagli nè di ridimensionamento grandi mostre...")». «La Collu ha fatto una buona relazione - commenta il civico  Maurizio Tomazzoni  -, una risposta coerente alla fine del "periodo dei milioni" e un appello alla collaborazione che Rovereto deve saper raccogliere. Guardo con favore alla fine dei grandi eventi, perché portano solo picchi di visitatori, mentre Rovereto ha bisogno di un afflusso costante di turisti. Bene il ritorno allo spirito delle origini, prima del gigantismo, una realtà in connessione col territorio. Si punti alle espressioni artistiche applicate, alla sinergie delle risorse interne con le imprese. Il Muse? Una cattedrale nel deserto, che con le elezioni ad ottobre non si potrà fare a meno di finanziare».
«Una relazione non tranquillizzante - sintetizza il capogruppo Pdl  Piergiorgio Plotegher  -, che ha sancito la fine del Mart. Bernabè parla di interventi di finanziamento del privato? Ora, a Rovereto? Totalmente fuori luogo. Il suo intervento è stato estremamente deludente. L'unica osservazione che condivido è quella circa il Muse, che andrà a drenare risorse al Mart. Avrei gradito che anche la Collu potesse darci informazioni su come pensa di reperire i fondi, su come pensa di ridurre i costi fissi della "macchina Mart"». Per  Viliam Angeli , capogruppo Lega nord, le parole di Bernabè erano in larga parte «previste. Ha confermato che per ogni cento euro che la Provincia destinerà ai musei, 80 andranno al Muse. L'appello ai privati poi fa ridere. Ma che privati vuoi trovare? Mezzo milione all'anno per fare mostre? Ci fai solo mostre piccole. E le mostre piccole non attirano nessuno».  Ma.Pf.

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