Anche l'Istituto Marconi alle finali per l'Innovazione

Ricicla il passato per creare il futuro. E il futuro, quando sei circondato da robot che si comportano come un maggiordomo per aiutare i disabili ed ecocompattatori d’alluminio costruiti con materiale recuperato in un’isola ecologica, sembra davvero vicino. Il concorso Welcome to Automation è sbarcato a Zola Predosa, nel Bolognese, dove ieri si è svolta una delle due eliminatorie - l’altra si è disputata a Napoli - che ha visto sfidarsi 14 team composti da studenti provenienti da Istituti tecnici e professionali del Nord Italia.

L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è stata organizzata da Balluff Automation srl, multinazionale tedesca che produce sensori, soluzioni e sistemi per l’automazione.

L’obiettivo del concorso è presto detto: realizzare con materiale di recupero un prototipo funzionante di robot, che abbia un’utilità in ambito sociale.

Per costruire i robot non serve solo la conoscenza dei metalli e della tecnologia, ma anche della psicologia e dell’estetica. Basta osservare i cinque progetti selezionati dalla giuria bolognese e che accederanno alla finale di Parma, ad ottobre, insieme agli altri cinque lavori scelti nella gara di Napoli.

I vincitori sono: l’Istituto «Garbin» di Schio (Vicenza) con il progetto Modello per presidio ambiente e supporto strumentale; l’Istituto «Agnelli» di Torino con Dispensa 4.0; l’Istituto «Olivetti» di Ivrea (Torino) con Virgilio; l’Istituto «Marconi» di Rovereto (Trento) con il progetto Time to turn the page; l’Istituto «Scotton» di Bassano del Grappa (Vicenza) con il lavoro Raccolta differenziata automatica.


I partecipanti al concorso, tutti accompagnati da un professore che li guida e li stimola, hanno presentato lavori che richiedono l’integrazione di almeno tre discipline tecniche: nelle aree della meccanica, dell’automazione, dell’elettronica e dell’informatica. Un mix di conoscenze che ha dato vita a dei robot, dal peso minimo di 2 chili, e capaci di muoversi e svolgere uno o più compiti.


«L’idea è unire aziende e scuole, per incentivare la conoscenza dell’automazione nei ragazzi - ha spiegato Daniele Bollano, responsabile della qualità e della formazione di Balluff -, con un orientamento alle nuove tecnologie e a quello che oggi il mercato richiede su Industry 4.0». I tre gruppi di studenti che si aggiudicheranno la finale riceveranno buoni da spendere e ci saranno anche premi per gli insegnati accompagnatori e per le scuole. «Il vero obiettivo, però, non è il premio finale - ha commentato Bollano -, ma fare in modo che i ragazzi possano mettersi in gioco con la loro inventiva e le loro conoscenze».

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