Limiti di spesa per libri di scuola Ecco le indicazioni della Provincia

Si avvicina il momento della scelta dei libri da adottare nell’anno scolastico 2018-19 per le scuole trentine. In tutti gli ordini e i gradi i testi dovranno infatti essere scelti nella seconda decade del mese di maggio con specifica deliberazione del collegio docenti. Lo prevedono le «Disposizioni generali per l’adozione dei libri di testo nel primo e secondo ciclo di istruzione», approvate nell’ultima seduta dalla giunta provinciale.


Come avvenuto negli ultimi anni anche nel prossimo la disciplina prevede che agli studenti della scuola primaria, le vecchie elementari, la fornitura dei libri sia gratuita e in proprietà da parte dell’istituzione scolastica. Anche gli studenti delle medie, o come si chiamano adesso della scuola secondaria di primo grado, avranno diritto ai libri gratis ma non in proprietà bensì in comodato d’uso; dovranno perciò restituirli alla fine del loro utilizzo in buono stato di conservazione.

Anche gli studenti dei primi due anni di superiori avranno diritto al comodato d’uso, salva la possibilità di rinunciarvi da parte della famiglia del singolo studente che voglia invece comparli. Ogni scuola nell’ambito della propria autonomia organizzativa e finanziaria ha poi la possibilità di estendere il comodato anche agli anni successivi.

Come nel resto d’Italia anche in Trentino è fissato un limite massimo di spesa della dotazione libraria per ciascun anno di corso, un vincolo a cui le istituzioni scolastiche «devono scrupolosamente attenersi» dicono le Disposizioni generali.

Aggiungendo però che «in via derogatoria è consentito il superamento del limite in ragione di specifiche programmazioni adottate dalle singole istituzioni scolastiche in attuazione dell’ordinamento provinciale in materia di istruzione», superamento che potrà essere al massimo del 15% sulla singola annualità previa deliberazione motivata del collegio docenti. Il dirigente è tenuto a predisporre forme di vigilanza sul rispetto del limite massimo.


Alle primarie, dove come detto la spesa è a carico delle scuole, il limite è determinato dai prezzi di copertina fissati dal Ministero, posto che la dotazione libraria prevede per le prime e seconde classi un sussidiario, un libro di lingua straniera e uno di religione per chi la frequenta, in terza si aggiunge un altro libro per la seconda lingua, peculiarità riguardante solo la nostra provincia legata al progetto trilinguismo, mentre in quarta e in quinta la dotazione comprende un sussidiario dei linguaggi, uno delle discipline, due libri di lingua straniera e quello di religione. Per quest’ultima materia ogni istituzione potrà valutare l’adozione di testi da impiegare su più annualità.


Nelle scuole secondarie di primo grado vengono applicati i limiti di spesa adottati a livello nazionale, corrispondenti per il 2018 a 299 euro per le prime, 119 per le seconde e 134 per le terze. Nelle secondarie di secondo grado invece i tetti di spesa sono stabiliti da una tabella che pubblichiamo qui sopra.


Un discorso a parte è quello relativo ai testi consigliati, che sono libri ulteriori rispetto all’elenco della dotazione libraria e in quanto tali il loro acquisto, non obbligatorio, è posto a carico delle famiglie. I testi consigliati sono un mero completamento e dovrebbero in teoria rivestire carattere monografico o di approfondimento delle discipline di riferimento. «Non possono essere inseriti tra i consigliati testi fondamentali per l’apprendimento delle discipline curriculari» recitano le Disposizioni.

In realtà non sempre è così e in qualche caso si trovano tra i libri consigliati dalla scuola volumi che risultano indispensabili, ma che vengono messi «fuori lista» per evitare il superamento delle soglie ministeriali, evento non raro. Insomma, non sono obbligatori e non se ne può imporre l’acquisto ma sono consigliati «caldamente». Le Disposizioni raccomandano di contenerne al minimo numero e costo, motivando le scelte operate e prevedendo forme di gratuità da parte degli studenti che versano in condizioni di bisogno.

Una delle novità è che nel caso di nuove adozioni librarie non si potranno scegliere testi disponibili solo in formato cartaceo ma dovrà esserci anche la versione digitale o quantomeno mista, con contenuti accessibili in rete.
La delibera si occupa anche del peso degli zaini scolastici, che non dovranno superare il 10-15% del peso corporeo dell’alunno; un limite non vincolante, viene specificato, ma che si riferisce ai soggetti più gracili, soprattutto se obbligati a percorrere lunghi tragitti.

 

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